I rischi per i turisti in visita a Chernobyl
Con il successo della miniserie sul disastro nucleare si assiste a un boom di turisti che vogliono visitarne i luoghi. Le regole per girare nelle zone radioattive sono molte: quali sono i rischi?
Si aggirano guardinghi tra le rovine di Pripyat, facendo attenzione a non toccare niente.
Osservano gli alberi farsi largo sui tetti della città fantasma, il
muschio che divora le pareti scrostate di una scuola materna. E non
rinunciano a un selfie davanti alla grande ruota panoramica, arrugginita senza aver mai fatto un solo giro: l’inaugurazione era prevista il 1° maggio 1986, ma cinque giorni prima la centrale nucleare di Chernobyl esplose e il tempo si fermò.
Boom di turisti
La mattina del 28 aprile una colonna di 1.200 pullman evacuò gli abitanti di Pripyat, distante appena tre chilometri dalla centrale. Non sapevano che sarebbe stato un viaggio di sola andata. Oggi i pullman arrivano a Pripyat carichi di turisti. Due ore di strada separano Kiev dalla cosiddetta zona di esclusione, il perimetro di sicurezza di 30 chilometri di raggio tracciato intorno al reattore di Chernobyl (il doppio della superficie di Roma), dove nessuno può entrare senza un permesso e nessuno può uscire senza una misura delle radiazioni.
Chi avrebbe mai detto che il teatro di quel disastro nucleare sarebbe diventato la più popolare meta turistica dell’Ucraina? Dal 2011 è possibile acquistare un’escursione in giornata nella Zona per circa 100 euro. Nel 2017 si sono contati 60mila visitatori, più delle persone che vivevano a Pripyat. E complice il clamoroso successo di Chernobyl, la miniserie televisiva di Hbo in onda su Sky Atlantic, le prenotazioni per quest’estate hanno fatto registrare un boom del 40%.
Data: 02.07.2019
Fonte: www.wired.it
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