Chernobyl: svelati agghiaccianti documenti segreti sul disastro del 1986
National Security Archives ha svelato inquietanti documenti, prima secretati, sul modo in cui il governo sovietico gestì l'emergenza scaturita dal tristemente celebre disastro nucleare di Chernobyl del 1986. Una vera e propria tragedia nella tragedia.
A quanto pare, stando a quanto svelato da National Security Archives, gli orrori di Chernobyl
non si fermano agli innumerevoli casi di tumori, a tutti gli sfollati e
alla nube radioattiva sprigionata dall'incidente e diffusasi poi in
diverse parti d’Europa e anche oltre.
Sono stati infatti resi pubblici centinaia di documenti sovietici prima secretati
sull’orribile disastro, avvenuto il 26 aprile del 1986, presso la
centrale nucleare V.I. Lenin (situata in Ucraina settentrionale),
documenti che svelano le surreali direttive imposte dal governo
sovietico per “gestire” l’emergenza creatasi.
In particolare, il Politburo sovietico, nei giorni immediatamente
successivi al disastro, tentò in maniera spregiudicata di celare al
mondo intero le conseguenze del gravissimo incidente nucleare.
Un documento datato 8 maggio 1986 riporta le seguenti parole:
"Classificato. Minuta numero 9, 8 maggio 1986. Il ministero della salute sovietico ha stabilito nuovi livelli accettabili di radiazioni ai quali i cittadini possono essere esposti. Livelli 10 volte superiori a quelli stabiliti in precedenza. In alcuni casi specifici, il limite dei livelli di radiazioni è superiore fino a 50 volte quelli precedenti".
Data: 28.08.2019
Fonte: www.mondofox.it
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