Chernobyl, liquidatore si uccide dopo la serie: “Dimenticato dal governo”
Un operaio della centrale di Chernobyl si sarebbe suicidato dopo la visione dell’omonima serie
di HBO, trasmessa in Italia da Sky. È quanto rende il noto il Daily
Mail, in base alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dalla figlia:
l’uomo non si sarebbe tolto la vita poiché eccessivamente traumatizzato
dallo show, bensì poiché convinto di essere stato “completamente dimenticato dal governo”.
Nagashibay Zhusupov, uomo sessantunenne ucraino,
verso la fine degli anni ’80 ha prestato servizio come “liquidatore”
presso la centrale nucleare di Chernobyl.
Si tratta di quegli operai – la stima parla di circa 600.000 persone –
che vennero assoldati dal governo centrale per decontaminare le aree
limitrofe alla centrale nucleare. Alcuni vennero
addirittura chiamati a rimuovere i detriti di grafite e di altri
elementi radioattivi sul tetto della struttura, gettandoli nel cratere
venutosi a creare dall’esplosione del reattore, altri si occuparono
delle limitrofe strade, delle aree verdi e, qualche tempo dopo
dall’incidente, della costruzione del primo sarcofago di protezione.
A questi lavoratori, esposti a livelli variabili di radiazioni,
il governo promise lo status di eroe e un’adeguata compensazione, tra
cui un alloggio a vita. Eppure Zhusupov, come riferisce la figlia
Gaukhar, non avrebbe mai ottenuto il tanto atteso accesso alle case popolari.
L’uomo e la sua famiglia furono infatti costretti a trovare una
soluzione abitativa di fortuna, di fronte al rifiuto delle autorità di
assegnare loro l’appartamento promesso ai tempi dell’incidente nucleare.
Data: 17.07.2019
Fonte: www.greenstyle.it
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