L’Artico minacciato da una centrale nucleare galleggiante
Gli scettici la chiamano “Chernobyl galleggiante”, una centrale nucleare galleggiante per dare energia elettrica alle piattaforme petrolifere. Una grande minaccia per l’intero ecosistema artico.
Non bastava l’incidente nucleare
avvenuto la settimana scorsa in una base militare russa, a minacciare
l’Artico serviva anche una centrale nucleare galleggiante. Si chiama Akademik Lomonosov, è un impianto nucleare galleggiante realizzato
dai russi. La centrale è composta da 2 reattori del tipo KLT-40, per
una potenza complessiva di 70 megawatt. Si tratta della seconda centrale
nucleare galleggiante costruita al mondo, dopo l’impianto americano
Sturgis.
La nave è salpata dal cantiere navale di San Pietroburgo
nel 2018, è stata rimorchiata fino a Murmansk, porto di mare sulla baia
di Kola a 32 km dal Mare di Barents, dove i due reattori sono stati
caricati con materiale radioattivo.
La centrale nucleare galleggiante è poi stata trainata per 5mila chilometri fino all’Artico,
dove entrerà in servizio al largo della costa di Chukotka, nella
Siberia orientale, per fornire energia a una città portuale di 5mila
abitanti e alle piattaforme petrolifere che si trovano in zona.
Data: 15.08.2019
Fonte: www.lifegate.it
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