Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

11/05/11

CONSIDERAZIONI DOPO VISITA A CERNOBYL DEL 30.04.2011


Cernobyl 

1. Nulla di particolare per quanto riguarda la vista del “sarcofago” in quanto è da sempre conosciuta.
2. Non mi hanno sorpreso i preparativi (la strada appena asfaltata, le lapidi con i nastri 
ecc.) allestiti per il 25° anniversario.
3. Sono rimasto invece colpito della bella vista sul lago. 

Pripjat’

1. Ho provato un senso di tragicità e irrealtà alla vista dei quartieri disabitati.
2. Entrando nella scuola, nella piscina, nella palestra e in altri luoghi mi pareva di
offendere, usurpare, profanare la memoria di altre persone.
3. Ho provato fastidio nel vedere fotografare anche le cose più banali, ad esempio i water dei bagni. Decisamente riprovevole. 
4. Se dipendesse da me, sceglierei una delle due seguenti ipotesi: 
– abbattere tutte le costruzioni per poi ricoprirle con la terra; 
– lascerei che la vegetazione facesse il suo corso, ricoprendo strade, viottoli ecc, e porrei un divieto di accesso a tutti come forma di rispetto per chi ci ha vissuto. 

Concludo nel dire che la visita mi ha stimolato a una ulteriore presa di coscienza che le scelte energetiche non debbano essere nelle “mani di pochi” in quanto questo porta quasi sempre alla gestione di grandi impianti che in situazioni di emergenza portano inevitabilmente a enormi danni ambientali.

Giuseppe Gonella
(presidente Comitato Cernobyl di Creazzo)

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