Due anni fa, i Berlin e la giornalista Cathy Blisset erano in residenza a Centrale Fies per la produzione dello spettacolo “Zvizdal”. Dopo cinque anni di lavorazione l'opera è pronta ed è stata appena presentata all’interno del festival trentino Drodesera.
WORDS BREAKERS / Intervista a BERLIN from Centrale Fies on Vimeo.
Chernobyl, 26 aprile 1986. A causa di un errore di un test di controllo e l’esplosione di un reattore, la vita delle persone che vivono a Pripyat e dintorni subisce un drastico cambiamento. Gli abitanti di novanta città e villaggi nel raggio di 30 km intorno al reattore sono costretti a evacuare dalle loro case per non farvi mai più ritorno. Pétro e Nadia, nati e cresciuti a Zvizdal, rifiutano di evacuare: preferiscono restare nel loro villaggio natale, nella loro casa. Una città fantasma, una scelta drastica. I Berlin per cinque anni, due volte all’anno, sono andati a Chernobyl a trovare Pétro e Nadia, li hanno intervistati, hanno seguito la loro vita. Zvizdal ci mostra un ritratto di solitudine, di sopravvivenza, essenzialità, speranza e amore tra due persone di oltre ottant’anni che resistono nell’area radioattiva.
Bart Baele e Yves Degryse fondano Berlin insieme a Caroline Rochlitz
nel 2003. Ogni performance dei Berlin parte da una città o una regione
geografica. Un aspetto caratteristico del loro modus operandi è
l’impiego di un metodo di lavoro documentaristico e interdisciplinare.
Per questo spettacolo il gruppo ha collaborato con la giornalista culturale Cathy Blisset.
Data: 01.08.2016
Fonte: www.artribune.com
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