Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

21/01/19

CINQUANT'ANNI FA SI SFIORÒ UNA CATASTROFE NUCLEARE



Cinquant'anni fa la Svizzera sfiorò una catastrofe nucleare. L'incidente avvenuto il 21 gennaio 1969 alla centrale sperimentale di Lucens (VD), con una fusione parziale del nocciolo del reattore, è considerato ancora oggi tra i più gravi mai avvenuti al mondo e ha segnato la fine dell'industria atomica elvetica.

La prima centrale nucleare in Svizzera viene messa in cantiere nell'estate del 1962, nei pressi di Lucens, a pochi chilometri da Payerne, nel canton Vaud. La struttura sperimentale produce per la prima volta energia elettrica il 29 gennaio 1968. L'obiettivo principale è però un altro: lo sviluppo di un reattore "made in Switzerland".

Meno di un anno dopo, il 21 gennaio 1969, dopo la revisione, una grave avaria si verifica durante la riaccensione dell'impianto: un elemento di combustibile surriscaldato causa la rottura di una condotta e la conseguente dispersione di gas radioattivi all'interno della centrale. A causa dell'incidente il reattore viene spento. E lo sarà definitivamente.

Gli abitanti di Lucens sono informati dell'incidente solo il giorno dopo. Quanto al personale della centrale (25 persone erano presenti al momento dell'avaria), nessuno risulta essere stato esposto in modo pericoloso. Nessun significativo aumento della radioattività è registrato oltre la roccia con la caverna in cui si trova il reattore, che pure non è a tenuta del tutto stagna: le radiazioni si propagano all'interno dell'impianto. Nei villaggi vicini la radioattività è cresciuta leggermente, ma senza raggiungere valori pericolosi.


Data: 21.01.2019
Fonte: www.tio.ch

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