Il regista Fabrizio Bancale racconta una
popolazione che non ha mai abbandonato la propria terra: i Samosely, i
residenti illegali di Chernobyl
Venerdì 1 febbraio alle 18.30 nella Galleria d’arte – Al blu di Prussia (via Gaetano Filangieri, 42 – Napoli) si terrà la proiezione del documentario “Samosely – i residenti illegali di Chernobyl” scritto e diretto da Fabrizio Bancale, prodotto da JumpCutMedia, vincitore del Gran Premio della giuria di qualità al Social World Film Festival 2017. Alla proiezione seguirà un dibattito con l’autore. Replica anche sabato 2 febbraio alle 11 (ingresso gratuito fino ad esaurimento posti).
26 aprile 1986, ore 1.23. Ucraina settentrionale. 18 km dalla città di Chernobyl. Durante un “esperimento” nella centrale nucleare V.I. Lenin, a causa di comprovati errori umani e dell’inadeguatezza progettuale dell’impianto, esplode il reattore n. 4. Il reattore dell’apocalisse.
26 aprile 1986, ore 1.23. Ucraina settentrionale. 18 km dalla città di Chernobyl. Durante un “esperimento” nella centrale nucleare V.I. Lenin, a causa di comprovati errori umani e dell’inadeguatezza progettuale dell’impianto, esplode il reattore n. 4. Il reattore dell’apocalisse.
A distanza di 30 anni il regista Fabrizio
Bancale è tornato su quei luoghi per raccontare una popolazione che non
ha mai abbandonato la propria terra: i Samosely, i residenti illegali di Chernobyl.
Quegli uomini e quelle donne che, trent’anni fa, si opposero
all’evacuazione imposta dalle autorità sovietiche per un raggio di 30
chilometri. Quegli uomini e quelle donne che, trent’anni fa, decisero di
non voler rinunciare alle loro abitudini, ai loro campi, alle loro
abitazioni che distavano solo pochi chilometri dal luogo della tragedia.
Data: 28.01.2019
Fonte: www.meteoweb.eu
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