Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

30/01/19

“SAMOSELY”, VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEGLI ULTIMI SOPRAVVISSUTI DI CHERNOBYL


Nonna Anna Chernobyl

Il regista Fabrizio Bancale racconta una popolazione che non ha mai abbandonato la propria terra: i Samosely, i residenti illegali di Chernobyl

Venerdì 1 febbraio alle 18.30 nella Galleria d’arte – Al blu di Prussia (via Gaetano Filangieri, 42 – Napoli) si terrà la proiezione del documentario “Samosely – i residenti illegali di Chernobyl” scritto e diretto da Fabrizio Bancale, prodotto da JumpCutMedia, vincitore del Gran Premio della giuria di qualità al Social World Film Festival 2017. Alla proiezione seguirà un dibattito con l’autore. Replica anche sabato 2 febbraio alle 11 (ingresso gratuito fino ad esaurimento posti).

26 aprile 1986, ore 1.23. Ucraina settentrionale. 18 km dalla città di Chernobyl. Durante un “esperimento” nella centrale nucleare V.I. Lenin, a causa di comprovati errori umani e dell’inadeguatezza progettuale dell’impianto, esplode il reattore n. 4. Il reattore dell’apocalisse.

A distanza di 30 anni il regista Fabrizio Bancale è tornato su quei luoghi per raccontare una popolazione che non ha mai abbandonato la propria terra: i Samosely, i residenti illegali di Chernobyl. Quegli uomini e quelle donne che, trent’anni fa, si opposero all’evacuazione imposta dalle autorità sovietiche per un raggio di 30 chilometri. Quegli uomini e quelle donne che, trent’anni fa, decisero di non voler rinunciare alle loro abitudini, ai loro campi, alle loro abitazioni che distavano solo pochi chilometri dal luogo della tragedia.


Data: 28.01.2019
Fonte: www.meteoweb.eu

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