Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

09/10/13

BREVE RESOCONTO PROGETTO "VIBURNO ROSSO" 2013



Come negli anni precedenti, il bilancio del Viburno Rosso 2013 è stato sicuramente positivo, tenendo soprattutto conto dei principali obiettivi del progetto: diffusione della cultura della Russia rurale, coinvolgimento degli alunni delle scuole italiane, scambi con realtà musicali locali, sensibilizzazione sulla tematica delle conseguenze di Cernobyl.

Il programma del concerto era completamente nuovo rispetto all’anno scorso ed è stato apprezzato, quasi ovunque con richiesta di bis da parte del pubblico. Basato per lo più su canzoni popolari russe, comprendeva anche alcune canzoni d’autore d’epoca sovietica e altre composte dal maestro fisarmonicista Aleksandr Zenčenko (su versi di poeti locali della provincia di Zlynka) e dedicate ai villaggi abbandonati a causa di Cernobyl e alla guerra partigiana nella regione di Brjansk occupata dai nazi-fascisti.

Quest’anno le otto giovani cantanti erano un po’ più grandicelle, dai 12 ai 15 anni (tranne una di 9), e la cosa si è sentita sia per la sicurezza sul palco sia per la maggiore capacità del gruppo di relazionarsi con i coetanei italiani. Arina, Iolanta, Karina, Nastja, Lena, Nastja e Arishka facevano parte del gruppo di canti folkloristici della scuola di Vyshkov (provincia di Zlynka), mentre Irina veniva dal vicino villaggio di Dobrodeevka, arruolata dal maestro Aleksandr dopo aver sentito la sua bella voce. Altra novità: quest’anno c’erano varie bambine in grado di cantare come soliste, fatto che dà maggiore varietà al concerto.

Oltre ai concerti, alle scuole e al lavoro musicale, per le bambine ci sono stati anche molti momenti ricreativi e turistici. Grazie anche all’accompagnatrice Marija Petuškova, un’ottima educatrice di Novozybkov, hanno potuto vivere e apprezzare serenamente aspetti e luoghi diversi dell’Italia.

La “tournée” italiana del Viburno è durata più di un mese: il progetto infatti, promosso dal circolo Legambiente Il brutto anatroccolo del Verbano, è stato condiviso dall’associazione Senza Confini Onlus della Valmarchirolo (1-11 settembre) e dal circolo Legambiente di Castronno (28 settembre-1° ottobre).

Il gruppo ha avuto modo di esibirsi nei posti più svariati: dalla sagra del fungo di Orasso alla chiesa di Varzo, dagli asili alle case anziani. Particolarmente riuscita è stata quest’anno la presenza nelle scuole e l’interazione con bambini e ragazzi italiani.

Inoltre, nello spirito dello scambio musicale, vanno sottolineate le collaborazioni del Viburno rosso con alcune realtà musicali giovanili italiane: il gruppo folk Tencitt di Cunardo, il Corpo musicale di Varzo, gli Allievi Alpha Musica Castronno e soprattutto la Young Band del Corpo musicale di Baveno, con la quale, dopo aver svolto alcune prove, hanno dato insieme un concerto sul lungolago di Baveno con alcuni brani eseguiti in comune: canti e fisarmonica russi con banda di ottoni, percussioni e fiati. Dall’esperienza è nata anche una bella amicizia tra i ragazzi dei due gruppi.

In totale le ragazze del Viburno (accompagnate dai virtuosismi del maestro Aleksandr) si sono esibite – tra concerti pubblici, interventi nelle scuole e altri eventi - per più di 16 ore, coinvolgendo un pubblico di circa 2.500 spettatori.

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