Anche nel 2013 si è svolto il Progetto Dubrava per il risanamento dei bambini delle zone contaminate russe.
Nel turno estivo tra giugno
e luglio tramite Legambiente hanno soggiornato a Dubrava 20 bambini dei
villaggi contaminati di Dobrodeevka (6) e Snovskoe (14). Il turno si è svolto
come sempre in maniera positiva: i bambini sono rimasti molto contenti del programma
delle attività ricreative (tanto più che era il turno del Festival, con molti
ospiti che vengono a esibirsi da fuori), degli educatori, della mensa e in
generale dell’atmosfera rilassata che si respira al sanatorio Dubrava. Per
quanto riguarda l’aspetto sanitario, i bambini hanno frequentato le procedure
terapeutiche prescritte dai medici del sanatorio a inizio turno. Su nostra
richiesta, sono stati sottoposti al controllo della radioattività interna a
inizio e fine turno, confermando la media dei dati degli ultimi anni di circa
il 24% di smaltimento dei radionuclidi.
Sempre nell’ambito del
progetto, abbiamo mandato altri 5 bambini di Dobrodeevka a Novokemp, il campo
di risanamento in provincia di Surazh (in zona non contaminata) dei nostri partner
di Radimici. A Novokemp il risanamento avviene senza procedure sanitarie, ma
con un programma di attività all’aperto di carattere ludico-sportivo-pedagogico-formativo.
Novokemp è aperto solo d’estate per 4 turni, e ciascuno di essi è
caratterizzato da un indirizzo tematico specifico. Quello di agosto, a cui
hanno partecipato i nostri bambini, era a indirizzo informatico: i ragazzi,
oltre alle altre attività ludiche, frequentano dei circoli informatici dove
apprendono nuove nozioni riguardo a computer, internet e a un loro utile utilizzo.
I cinque ragazzini di Dobrodeevka sono tornati entusiasti. Al turno hanno partecipato
come volontari anche 4 ragazzi italiani, studenti di russo dell’Università di
Milano (di questo progetto riferiremo più dettagliatamente in seguito).
Alle 25 quote di
risanamento del 2013 hanno contribuito il Comitato Cernobyl di Creazzo (8), l’associazione
Mai più Chernobyl di Limbiate (7), i circoli Legambiente di Novara (5) e Castronno
(4) e il Centro incontro anziani di Stresa (1).
Ahimè, la situazione del risanamento per i bambini
delle province contaminate della Russia è sempre più critica. Il nostro
progetto – insieme alle poche decine di bambini che annualmente vanno a
risanarsi all’estero – rimane una goccia nell’oceano delle migliaia di bambini
russi che ogni anno non usufruiscono di un periodo di risanamento.
A differenza della vicina
Bielorussia, dove a tutti i bambini è garantito da parte dello Stato almeno un
periodo di risanamento gratuito in zona non contaminata, attualmente dalle province
contaminate russe sono circa il 55% i bambini che vanno in sanatorio tramite i
programmi statali, per lo più nella stessa regione di Brjansk. Di questi però
circa la metà vengono mandati al sanatorio Zatish’e, in zona contaminata,
quindi la reale percentuale dei bambini che usufruiscono di un vero e proprio
periodo di risanamento non supera il 30%. Inoltre, le quote di risanamento
statali non sono più completamente gratuite come in passato: il viaggio e una
parte della quota soggiorno sono a carico dei genitori. E naturalmente molte
famiglie dei villaggi poveri non possono permettersi di pagare parte della quota,
quindi o non mandano i figli in sanatorio o li mandano a Zatish’e, che è più
vicino e il viaggio costa meno.
Alcuni dati del progetto
Dubrava:
Anni di svolgimento: 8 (dal 2006 al 2013)
Turni di risanamento: 13
Bambini che hanno
usufruito del soggiorno: 530
Smaltimento radioattività
interna dei bambini (in 21 giorni di soggiorno): 24,13%
Zone di provenienza dei
bambini: province di Zlynka e Novozybkov
(Russia)
File PDF con le statistiche complete
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