Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

21/10/13

REPORT PROGETTO DUBRAVA – ESTATE 2013



Anche nel 2013 si è svolto il Progetto Dubrava per il risanamento dei bambini delle zone contaminate russe.

Nel turno estivo tra giugno e luglio tramite Legambiente hanno soggiornato a Dubrava 20 bambini dei villaggi contaminati di Dobrodeevka (6) e Snovskoe (14). Il turno si è svolto come sempre in maniera positiva: i bambini sono rimasti molto contenti del programma delle attività ricreative (tanto più che era il turno del Festival, con molti ospiti che vengono a esibirsi da fuori), degli educatori, della mensa e in generale dell’atmosfera rilassata che si respira al sanatorio Dubrava. Per quanto riguarda l’aspetto sanitario, i bambini hanno frequentato le procedure terapeutiche prescritte dai medici del sanatorio a inizio turno. Su nostra richiesta, sono stati sottoposti al controllo della radioattività interna a inizio e fine turno, confermando la media dei dati degli ultimi anni di circa il 24% di smaltimento dei radionuclidi.

Sempre nell’ambito del progetto, abbiamo mandato altri 5 bambini di Dobrodeevka a Novokemp, il campo di risanamento in provincia di Surazh (in zona non contaminata) dei nostri partner di Radimici. A Novokemp il risanamento avviene senza procedure sanitarie, ma con un programma di attività all’aperto di carattere ludico-sportivo-pedagogico-formativo. Novokemp è aperto solo d’estate per 4 turni, e ciascuno di essi è caratterizzato da un indirizzo tematico specifico. Quello di agosto, a cui hanno partecipato i nostri bambini, era a indirizzo informatico: i ragazzi, oltre alle altre attività ludiche, frequentano dei circoli informatici dove apprendono nuove nozioni riguardo a computer, internet e a un loro utile utilizzo. I cinque ragazzini di Dobrodeevka sono tornati entusiasti. Al turno hanno partecipato come volontari anche 4 ragazzi italiani, studenti di russo dell’Università di Milano (di questo progetto riferiremo più dettagliatamente in seguito).

Alle 25 quote di risanamento del 2013 hanno contribuito il Comitato Cernobyl di Creazzo (8), l’associazione Mai più Chernobyl di Limbiate (7), i circoli Legambiente di Novara (5) e Castronno (4) e il Centro incontro anziani di Stresa (1).

Ahimè, la situazione del risanamento per i bambini delle province contaminate della Russia è sempre più critica. Il nostro progetto – insieme alle poche decine di bambini che annualmente vanno a risanarsi all’estero – rimane una goccia nell’oceano delle migliaia di bambini russi che ogni anno non usufruiscono di un periodo di risanamento.

A differenza della vicina Bielorussia, dove a tutti i bambini è garantito da parte dello Stato almeno un periodo di risanamento gratuito in zona non contaminata, attualmente dalle province contaminate russe sono circa il 55% i bambini che vanno in sanatorio tramite i programmi statali, per lo più nella stessa regione di Brjansk. Di questi però circa la metà vengono mandati al sanatorio Zatish’e, in zona contaminata, quindi la reale percentuale dei bambini che usufruiscono di un vero e proprio periodo di risanamento non supera il 30%. Inoltre, le quote di risanamento statali non sono più completamente gratuite come in passato: il viaggio e una parte della quota soggiorno sono a carico dei genitori. E naturalmente molte famiglie dei villaggi poveri non possono permettersi di pagare parte della quota, quindi o non mandano i figli in sanatorio o li mandano a Zatish’e, che è più vicino e il viaggio costa meno.


Alcuni dati del progetto Dubrava:

Anni di svolgimento: 8 (dal 2006 al 2013)
Turni di risanamento: 13
Bambini che hanno usufruito del soggiorno: 530
Smaltimento radioattività interna dei bambini (in 21 giorni di soggiorno): 24,13%
Zone di provenienza dei bambini: province di Zlynka e Novozybkov (Russia)


File PDF con le statistiche complete
 

Nessun commento:

Posta un commento