Il ministero degi esteri della Russia ha dichiarato che non accoglierà la procedura di arbitrato per il fatto della nave Arctic Sunrise e anche che si rifiuta di partecipare al dibattito giudiziario in questione presso il Tribunale internazionale di diritto marittimo di Amburgo.
Al ministero hanno poi dichiarato che "la Russia resta aperta per la regolamentazione della situazione che si è venuta a creare".
Il consulente giuridico di Greenpeace Daniel Simons ha dichiarato:
"Valutiamo positivamente il fatto che la Russia resti aperta alle trattative per la risoluzione del problema. Nondimeno, la Russia non può decidere arbitrariamente quali parti della Convenzione ONU di diritto marittimo applicare e quali no, avendola essa stessa ratificata nel 1997 [...] Evidentemente alla Russia non piace la prospettiva che la liceità delle proprie azioni venga giudicata da un tribunale indipendente". [...]
Se il Tribunale internazionale di diritto marittimo si pronuncerà a favore dell'Olanda, allora i 28 attivisti, il fotoreporter Denis Sinjakov e il giornalista Kiron Brian potranno tornare a casa in attesa che venga fissata la data del dibattimento al tribunale russo.
Data: 23.10.2013
Fonte: www.greenpeace.org
Traduzione: S.F.
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