Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

24/07/19

CHERNOBYL 33 ANNI DOPO, IL REPORTAGE DI ANGELO GENTILI IN BIELORUSSIA

Chernobyl 33 anni dopo, il reportage di Angelo Gentili in Bielorussia

Legambiente denuncia la condizione delle popolazioni vittime del disastro nucleare ed ha riportato la Speranza a centinaia di bambini che vivono nelle zone contaminate

 

33 anni fa, la catastrofe della centrale nucleare sovietica di Chernobyl, nell’attuale Ucraina, causò la contaminazione di 155.000 km2 di territorio e di circa 10.000.000 persone. Ancora oggi in quella zona contaminata tra Russia Bielorussia e Ucraina vivono 3 milioni di persone e , come sottolinea Legambiente, «A pagarne le conseguenze più drammatiche sono i bambini che con 400.000 casi di tumore tiroideo rappresentano le vittime innocenti della catastrofe nucleare che ha riversato un enorme quantità di materiale fortemente radioattivo in atmosfera».



A pochi giorni da suo ritorno dalla Bielorussia e all’indomani della messa in onda della prima puntata della serie TV dedicata a Chernobyl, Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente, racconta la sua esperienza e il Progetto Rugiada per sensibilizzare e far conoscere una realtà ancora oggi tra luci ed ombre e per denunciare sia l’assurdità della scelta nucleare che il criminale incidente frutto di una sperimentazione che ha coinvolto oltre 600.000 tra soldati e militari che hanno pagato con la vita nel tentativo di spegnere l’incendio del quarto reattore della centrale di Chernobyl.


Data: 12.06.2009
Fonte: www.greenreport.it

 

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