Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

23/07/19

CHERNOBYLIA: EVO E LA CESSIONE DEL TERRITORIO


di Antinucleares Bolivia e Yomar Ferino Lanza


Nell'immaginario di Evo, un processo di emancipazione per il paese latinoamericano, il sogno di una grande patria è accedere alla tecnologia nucleare. Sarebbe come iniziare a fabbricare egli stesso gli specchietti a colori. Non lo deludono, al contrario suscitano in lui meraviglia. Mentre il mondo avanza come un cavallo imbizzarrito a causa della crisi sistemica (cambiamento climatico irreversibile, esaurimento di risorse, Fukushima che sta devastando il Pacifico), Evo, pur non avendo alcuna necessità energetica, sta conducendo trattative per reattori nucleari sull'Altopiano. Lo fa nell’ambito di una negoziazione con la Russia che riguarda idrocarburi, armi (trasferimento di tecnologia ed addestramento militare), ed energia nucleare. 

"… La Russia sarà l'attore protagonista del progetto, poiché questo paese si fa carico dell'importazione di materiale nucleare in Bolivia, si occupa di gestire la normativa boliviana per tutto ciò che riguarda il tema nucleare e si occupa persino del personale boliviano. Cosa rimane della nostra sovranità, uno dei temi in cui certamente avevamo già fatto dei passi in avanti? Inoltre, la Russia gestirà tutto il ciclo nucleare, dall'estrazione dell'uranio (dalle nostre miniere), fino al suo arricchimento ed utilizzo, che include il controllo dei residui radioattivi, gestione e stoccaggio. Dove? Ovviamente in territorio boliviano. Non era vero che verrebbero portati in Russia. Logico! Né la Russia né nessun "terzo Stato" li vuole a casa propria… per di più, l'accordo, una volta ratificato, diventerà un trattato internazionale senza alcuna data di scadenza con lo status di segreto di Stato! Così che in futuro nessuno potrà sapere cosa accade là dentro, tanto meno i membri dell'assemblea che hanno approvato l'accordo. Questo non è un problema di Governo né dell'opposizione e non dovrebbe essere analizzato da questo punto di vista (che adesso ha una forte componente emotiva, perché è un grave problema per la sopravvivenza di El Alto e le zone limitrofe, e di insicurezza nazionale”.

Data: 25.06.2019
Fonte: www.antimafiaduemila.com

Nessun commento:

Posta un commento