Si tratta del cosiddetto «combustibile irraggiato». Il Lazio è invece il «deposito» più grande di scorie pari a 9.241 metri cubici stoccate
Piemonte terra di scorie nucleari. Risulta infatti di gran lunga la regione con la quantità di materiali maggiormente radioattivi, quindi i più pericolosi, e la terza per quantità stoccata. Un valore, quello della capacità radioattiva, espresso in Terabequerel: il Piemonte serba 31.137 TBq, poi c'è, molto dietro, la Lombardia (4.278), la Basilicata (1.562) e il Lazio (42). Cifre desunte dall'Isin -Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione. Il report - o meglio l'Inventario dei rifiuti radioattivi - è il primo nel suo genere, visto che l'ente è operativo da meno di un anno. Enumera volumi, masse, stato fisico, attività specifica, contenuto radioattività e condizioni di stoccaggio.
Data: 26.04.2019
Fonte: www//torino.corriere.it
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