Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

23/07/19

IN PIEMONTE IL RECORD DI MATERIALI RADIOATTIVI PIÙ PERICOLOSI



Si tratta del cosiddetto «combustibile irraggiato». Il Lazio è invece il «deposito» più grande di scorie pari a 9.241 metri cubici stoccate

In Piemonte il record di materiali radioattivi più pericolosi
Piemonte terra di scorie nucleari. Risulta infatti di gran lunga la regione con la quantità di materiali maggiormente radioattivi, quindi i più pericolosi, e la terza per quantità stoccata. Un valore, quello della capacità radioattiva, espresso in Terabequerel: il Piemonte serba 31.137 TBq, poi c'è, molto dietro, la Lombardia (4.278), la Basilicata (1.562) e il Lazio (42). Cifre desunte dall'Isin -Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione. Il report - o meglio l'Inventario dei rifiuti radioattivi - è il primo nel suo genere, visto che l'ente è operativo da meno di un anno. Enumera volumi, masse, stato fisico, attività specifica, contenuto radioattività e condizioni di stoccaggio.

Data: 26.04.2019
Fonte: www//torino.corriere.it

 

Nessun commento:

Posta un commento