Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

26/07/19

NUCLEARE SALUGGIA: DUE ESPOSTI AI CARABINIERI, UN’INTERROGAZIONE E UN’INCHIESTA, MA I RIFIUTI RADIOATTIVI INTERRATI RESTANO UN CASO

Nucleare Saluggia: due esposti ai carabinieri, un’interrogazione e un’inchiesta, ma i rifiuti radioattivi interrati restano un caso

Nucleare Saluggia: due esposti ai carabinieri, un’interrogazione e un’inchiesta, ma i rifiuti radioattivi interrati restano un caso 

Nel 2017 un operaio ha raccontato che in una delle due aree in cui è diviso il sito nucleare in provincia di Vercelli vennero messi sotto terra dei fusti radioattivi. A giugno scorso ne sono stati trovati cinque in seguito agli scavi ordinati dalla Procura, che ha aperto un fascicolo. E potrebbero essere solo la punta di un iceberg

Due esposti ai carabinieri, un’interrogazione parlamentare e un’inchiesta della Procura della Repubblica. Eppure sono ancora molte le domande senza risposta nella vicenda dei rifiuti radioattivi che, come segnalato da un operaio nel 2017, sono stati interrati in una delle due aree in cui è diviso il sito nucleare di Saluggia (Vercelli), quella industriale del sito ex Sorin. Lo confermano le parole pronunciate dal presidente della Commissione Ecomafia, Stefano Vignaroli, dopo aver ascoltato quanto aveva da raccontare il rappresentante di Legambiente del Vercellese e della Valsesia, Umberto Lorini. Perché i cinque fusti trovati a giugno scorso, in seguito agli scavi ordinati dalla Procura di Vercelli che ha aperto un fascicolo, potrebbero essere solo la punta dell’iceberg. “E anche l’indagine epidemiologica sulla popolazione che abita in quella zona, condotta diversi anni fa, lascia il tempo che trova” spiega Lorini a ilfattoquotidiano.it, perché “condotta solo sui residenti delle aree a ridosso del sito” e non sugli operai. “Questa storia merita di essere indagata a fondo” ha commentato Vignaroli.

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Data: 26.07.2019
Fonte: www.ilfattoquotidiano.it

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