«Zona, vittime, solidarietà». International Association for Education and Exchange (IBB) di Dortmund e la fondazione Mercator danno il via a una serie di iniziative paneuropee in avvicinamento al 25° anniversario del catastrofico incidente alla centrale nucleare di Cernobyl.
Il 26 aprile del 1986 è entrato nella storia della civiltà come un momento tragico e di svolta. Lo scoppio alla centrale di Cernobyl è stata una catastrofe per l’intera Europa e ha obbligato il mondo a riflettere seriamente sui limiti dell’ammissibile e del possibile nella lotta per il progresso tecnico-scientifico.
IBB di Dortmund e la fondazione Mercator hanno intenzione di riempire l’anno che precede il 25° anniversario di Cernobyl con un complesso di iniziative chiamate a focalizzare l’attenzione degli europei, e prima di tutto dei giovani, sulla situazione dei territori che sono rimasti vittime della catastrofe.
La direttrice della filiale dell’IBB di Minsk Astrid Sahm ha comunicato che in Bielorussia stanno già effettuando una selezione e l’archiviazione dei ricordi dei “liquidatori”. È una cosa necessaria, in quanto le conseguenze di Cernobyl fino a oggi sono dolorosamente percettibili, ha sottolineato Astrid Sahm. Si prepara la pubblicazione dei ricordi delle vittime della catastrofe e della storia di alcuni dei 400 centri abitati scomparsi nella “zona”.
Cernobyl non va dimenticata
«Cernobyl è diventata per noi sinonimo di terribili conseguenze perfino nell’utilizzo civile dell’energia nucleare», – fa notare Peter Junge-Wentrup, uno dei dirigenti di IBB, presentando a Dortmund il progetto denominato “25 anni dopo Cernobyl – le strade della cultura transnazionale della memoria”.
Spiegando la sostanza delle iniziative in programma, Wentrup ha fatto notare che la catastrofe è diventata, da un lato, un punto di svolta nell’atteggiamento delle persone verso l’energia nucleare, e dall’altro l’inizio di un movimento di solidarietà mai visto prima d’allora degli europei nei confronti della popolazione della Bielorussia e dell’Ucraina. Dal desiderio degli europei di aiutare i bambini di Cernobyl è cresciuta e persiste ormai da un quarto di secolo una rete di organizzazioni partner informali in Germania, Italia, Irlanda, Gran Bretagna, Polonia, Olanda.
«Cernobyl nella maniera più drammatica ha dimostrato che le catastrofi ambientali non conoscono confini nazionali e ideologici», – ha dichiarato Bernhard Lorentz, presidente della fondazione Mercator. Questa organizzazione è intenzionata a sostenere le iniziative di IBB, vedendo in esse la possibilità di dare agli abitanti della Bielorussia una miglior comprensione dei problemi d’interdipendenza legati al cambiamento del clima, all’ambiente e al fabbisogno energetico.
L’anno della memoria di Cernobyl
“L’anno di Cernobyl” è stato inaugurato il 23-24 aprile 2010 a Dortmund, dove ha avuto luogo un incontro organizzativo dei rappresentanti delle diverse “iniziative per Cernobyl” esistenti in Germania e negli altri paesi europei.
In luglio a Minsk si terrà il seminario internazionale “Cernobyl: monito per l’Europa – conseguenze per la Bielorussia”. A esso parteciperanno i vincitori dei concorsi nazionali dei lavori letterari.
In autunno-inverno lo stesso seminario si svolgerà anche su Internet.
Tra gennaio e aprile 2011 è in programma una serie di incontri con i liquidatori.
A gennaio 2011 uscirà il libro “25 anni dopo Cernobyl – la solidarietà europea e la cultura della memoria”.
Dal 17 al 20 aprile 2011 all’IBB di Minsk si dovrebbe tenere una conferenza internazionale su Cernobyl.
Dal 20 al 27 aprile 2011 i vincitori dei concorsi nazionali saranno invitati a Berlino al seminario “Cernobyl nella memoria degli europei”.
Si concluderà “l’anno di Cernobyl” a Berlino il 26 aprile 2011 con un’iniziativa dal nome “Cernobyl – una prova per l’Europa”.
Data: 26.04.2010
Fonte: www.dw-world.de
Autore: Viktor Agaev
Traduzione: S.F.
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