Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

21/05/10

L’ELENCO DEI TERRITORI COLPITI DALL’INCIDENTE DI CERNOBYL SI ARRICCHISCE DI OLTRE 20 CENTRI ABITATI DELLA REGIONE DI TULA

All’elenco dei territori colpiti dall’incidente alla centrale nucleare di Cernobyl, nel 2010 verranno aggiunti 25 centri abitati della regione di Tula.

«In tutto nella regione di Tula sono stati colpiti da contaminazione radioattiva 2.036 centri abitati. La contaminazione radioattiva si è estesa su una superficie di 11.600 km², che rappresenta circa la metà del territorio della regione con una popolazione di 929.000 abitanti. La contaminazione radioattiva ha colpito più di 70.000 ettari di terreno boschivo» – fanno sapere dal Dipartimento regionale per l’ecologia e le risorse naturali.

È stato creato un data-base degli indicatori igienico-radiologici, della situazione medico-demografica e di quella socio-economica nei territori contaminati dalla radioattività; è in vigore un complesso sistema per la tutela sociale dei cittadini vittime delle conseguenze delle catastrofi e degli incidenti radioattivi e ambientali.

Data: 27.04.2010
Fonte: www.interfax-russia.ru
Traduzione: S.F.

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