Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

18/05/17

ALLARME RADIAZIONI NUCLEARI: PASTA CONTAMINATA SUGLI SCAFFALI




Grano contaminato con radiazioni nucleari provenienti dall'Europa dell'Est?

Due navi arrivano nel porto di Manfredonia il 2 gennaio, con bandiere maltesi. Ma secondo Gianni Lannes, scrittore ed ex giornalista, sono il cargo Azov Coast, proveniente dal porto russo di Yeysk, e la bulk carrier Matteo Br da Nikolaev, Ucraina. E senza che nessuno le controllasse, hanno importato grano dall’estero.

L’accusa è rivolta verso i grandi brand della pasta italiana, che utilizzerebbero di nascosto questo grano, senza curarsi dei rischi legati alla radiazioni nucleari, per la produzione dei prodotti. Per venderli poi sotto il marchio made in Italy.

Citando l’ultimo rapporto di Greenpeace “Nuclear scars: the Lasting Legacies of Chernobyl and Fukushima”, Lannes ricorda che l’inquinamento nucleare causato dal disastro di Chernobyl colpisce proprio quelle zone di Russia e Ucraina destinate alla coltivazione.

Oltre 10.000 chilometri quadrati tra Russia, Bielorussia e Ucraina sono inutilizzabili per migliaia di anni per il plutonio che ha contaminato il terreno. Eppure, in queste stesse zone colpite dalle radiazioni nucleari, viene coltivato il grano che poi, secondo l’accusa di Lannes, finisce sulle tavole italiane.


Data: 11.01.2017
Fonte: www.ambientebio.it


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