Stem of the Black Grass
Maria Assunta Karini
27/04 - 26/05 a Mosca
Maria Assunta Karini
27/04 - 26/05 a Mosca
Center for Creative Industries “Fabrika” presenta un progetto
dell'artista italiana Maria Assunta Karini "Stem of the Black Grass",
che verrà inaugurato il 27 aprile alle ore 19 nella sala "Arthouse".
L'artista di Piacenza Maria Assunta Karini espone a Mosca, esplorando il disastro di Chernobyl, accaduto in Unione Sovietica in aprile 1986. Facendo appello ai sentimenti e ai ricordi di persone che hanno assistito alla tragedia, l'artista mostra il lato umano di questo terribile evento, che ha colpito migliaia di persone.
La mostra è composta da una serie di fotografie e sculture legate al tema della catastrofe. Ilmira Bolotyan, curatrice del progetto, commenta l'idea dello stesso:
“Percezione catastrofica del mondo, vicina agli stereotipi barocchi, incarnata nelle immagini quasi fino al ricercato, in cui il disastro diventa un simbolo. Chernobyl è un simbolo di come l'uomo è impotente di fronte alla natura, ma anche del collasso della scienza e della tecnologia. In alcune opere che fanno riferimento al libro “Preghiera per Chernobyl” Karini include la serie “Hibakusha” che ci lega alla tragedia del Giappone ( “hibakusha” significa “persone che hanno sperimentato gli effetti dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki nel 1945”). Per l'artista questo vuol dire collegare le due catastrofi; tuttavia, una di loro è accaduta a causa della guerra. Così, nella coscienza di massa la guerra e la catastrofe si fondono, perché tutto porta alla stessa esperienza di umiliazione di massa. Tutti i testimoni affermano la stessa esperienza di ciò a cui è impossibile sopravvivere”.
I personaggi principali di questo lavoro sono donne che sono sopravvissute dopo la catastrofe. Mostrando agli spettatori queste forti immagini femminili, Maria Assunta Karini afferma che il dolore e la sofferenza devono essere espressi. I ricordi tragici dovrebbero essere ammessi e rivelati - e questo è uno degli obiettivi più importanti dell'arte contemporanea.
L'artista di Piacenza Maria Assunta Karini espone a Mosca, esplorando il disastro di Chernobyl, accaduto in Unione Sovietica in aprile 1986. Facendo appello ai sentimenti e ai ricordi di persone che hanno assistito alla tragedia, l'artista mostra il lato umano di questo terribile evento, che ha colpito migliaia di persone.
La mostra è composta da una serie di fotografie e sculture legate al tema della catastrofe. Ilmira Bolotyan, curatrice del progetto, commenta l'idea dello stesso:
“Percezione catastrofica del mondo, vicina agli stereotipi barocchi, incarnata nelle immagini quasi fino al ricercato, in cui il disastro diventa un simbolo. Chernobyl è un simbolo di come l'uomo è impotente di fronte alla natura, ma anche del collasso della scienza e della tecnologia. In alcune opere che fanno riferimento al libro “Preghiera per Chernobyl” Karini include la serie “Hibakusha” che ci lega alla tragedia del Giappone ( “hibakusha” significa “persone che hanno sperimentato gli effetti dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki nel 1945”). Per l'artista questo vuol dire collegare le due catastrofi; tuttavia, una di loro è accaduta a causa della guerra. Così, nella coscienza di massa la guerra e la catastrofe si fondono, perché tutto porta alla stessa esperienza di umiliazione di massa. Tutti i testimoni affermano la stessa esperienza di ciò a cui è impossibile sopravvivere”.
I personaggi principali di questo lavoro sono donne che sono sopravvissute dopo la catastrofe. Mostrando agli spettatori queste forti immagini femminili, Maria Assunta Karini afferma che il dolore e la sofferenza devono essere espressi. I ricordi tragici dovrebbero essere ammessi e rivelati - e questo è uno degli obiettivi più importanti dell'arte contemporanea.
Data: 27.04.2017
Fonte: www.piacenzasera.it
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