Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

03/05/17

LA PIACENTINA KARINI ESPONE A MOSCA ESPLORANDO LA CATASTROFE DI CHERNOBYL




Stem of the Black Grass
Maria Assunta Karini
27/04 - 26/05 a Mosca
Risultati immagini per Maria Assunta Karini "Stem of the Black Grass

Center for Creative Industries “Fabrika” presenta un progetto dell'artista italiana Maria Assunta Karini "Stem of the Black Grass", che verrà inaugurato il 27 aprile alle ore 19 nella sala "Arthouse".

L'artista di Piacenza Maria Assunta Karini espone a Mosca, esplorando il disastro di Chernobyl, accaduto in Unione Sovietica in aprile 1986. Facendo appello ai sentimenti e ai ricordi di persone che hanno assistito alla tragedia, l'artista mostra il lato umano di questo terribile evento, che ha colpito migliaia di persone.

La mostra è composta da una serie di fotografie e sculture legate al tema della catastrofe. Ilmira Bolotyan, curatrice del progetto, commenta l'idea dello stesso:

“Percezione catastrofica del mondo, vicina agli stereotipi barocchi, incarnata nelle immagini quasi fino al ricercato, in cui il disastro diventa un simbolo. Chernobyl è un simbolo di come l'uomo è impotente di fronte alla natura, ma anche del collasso della scienza e della tecnologia. In alcune opere che fanno riferimento al libro “Preghiera per Chernobyl” Karini include la serie “Hibakusha” che ci lega alla tragedia del Giappone ( “hibakusha” significa “persone che hanno sperimentato gli effetti dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki nel 1945”). Per l'artista questo vuol dire collegare le due catastrofi; tuttavia, una di loro è accaduta a causa della guerra. Così, nella coscienza di massa la guerra e la catastrofe si fondono, perché tutto porta alla stessa esperienza di umiliazione di massa. Tutti i testimoni affermano la stessa esperienza di ciò a cui è impossibile sopravvivere”.

I personaggi principali di questo lavoro sono donne che sono sopravvissute dopo la catastrofe. Mostrando agli  spettatori queste forti immagini femminili, Maria Assunta Karini afferma che il dolore e la sofferenza devono essere espressi. I ricordi tragici dovrebbero essere ammessi e rivelati - e questo è uno degli obiettivi più importanti dell'arte contemporanea.


Data: 27.04.2017
Fonte: www.piacenzasera.it

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