David Bowie e il disastro di Chernobyl: 31 anni fa, quando soffiava il vento
Il 26
aprile 1986 il reattore nucleare della centrale di Chernobyl esplode. Una
minacciosa nube radioattiva si eleva sui cieli del nord-europa. Bowie, proprio
in quei giorni, registra Time Will Crawl e come in un oscuro presagio, lavora
alla title track di When the Wind Blows per il film di Jimmy Murakami, fantasia
animata su un ipotetico conflitto nucleare tra Inghilterra e Unione Sovietica.
So long child, it’s awful dark
I never felt the sun
I dread to think of when
When the wind blows
(David Bowie, When the wind Blows)
Trentuno anni fa, la catastrofe.
26 aprile 1986, esplode il reattore della centrale nucleare di Chernobyl, in
Ucraina. Sono passate le una da circa venti minuti e l’esplosione provoca lo
sviluppo di una nube radioattiva che investe tutta l’Europa. Il disastro, in
termini di proporzioni e conseguenze, è superiore a quelli di Hiroshima e
Nagasaki, tanto che il numero complessivo delle vittime è tutt’ora impreciso, sopratutto
se ci riferiamo alle morti indirette. Le malattie provocate dalle radiazioni
coinvolgeranno nel tempo decine di migliaia di persone, aumentando la frequenza
delle malformazioni genetiche in tutti i territori dell’Ucraina, la Russia e
dei paesi limitrofi. Ciò che rende il disastro di Chernobyl il più grave nel
suo genere, anche rispetto alla pari intensità dell’evento di Fukushima, sono i
fattori velocità e intensità di fuga del materiale radioattivo, tanto da
consentire la diffusione di elevati fattori contaminanti fino a 100 km
dall’area dell’esplosione.
Il 26 aprile del 1986, David Bowie stava registrando
il suo nuovo album ai Mountain Studio dell’allora Montreaux, in Svizzera, e
apprende la notizia alla radio: “Era una bella giornata di sole e ci trovavamo
fuori dallo studio, in un piccolo prato con le alpi e il lago sullo sfondo –
dichiarerà Bowie nel 2008 – Il nostro ingegnere stava ascoltando la radio e
dallo studio ci grida “C’è un mucchio di merda che sta venendo fuori dalla
Russia”. La radio Svizzera stava rilanciando le news da una stazione norvegese
che raccontava il percorso della nuvola a partire dalla madrepatria, e non era
una nuvola di pioggia”.
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Data: 26.04.2017
Fonte: www.indie-eye.it
Il 26 aprile 1986 il
reattore nucleare della centrale di Chernobyl esplode. Una minacciosa
nube radioattiva si eleva sui cieli del nord-europa. Bowie, proprio in
quei giorni, registra Time Will Crawl e come in un oscuro presagio,
lavora alla title track di When the Wind Blows per il film di Jimmy
Murakami, fantasia animata su un ipotetico conflitto nucleare tra
Inghilterra e Unione Sovietica
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Il 26 aprile 1986 il reattore nucleare della centrale di Chernobyl
esplode. Una minacciosa nube radioattiva si eleva sui cieli del
nord-europa. Bowie, proprio in quei giorni, registra Time Will Crawl e
come in un oscuro presagio, lavora alla title track di When the Wind
Blows per il film di Jimmy Murakami, fantasia animata su un ipotetico
conflitto nucleare tra Inghilterra e Unione Sovietica
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