Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

02/05/17

DAVID BOWIE E IL DISASTRO DI CHERNOBYL: 31 ANNI FA, QUANDO SOFFIAVA IL VENTO


David Bowie e il disastro di Chernobyl: 31 anni fa, quando soffiava il vento

Il 26 aprile 1986 il reattore nucleare della centrale di Chernobyl esplode. Una minacciosa nube radioattiva si eleva sui cieli del nord-europa. Bowie, proprio in quei giorni, registra Time Will Crawl e come in un oscuro presagio, lavora alla title track di When the Wind Blows per il film di Jimmy Murakami, fantasia animata su un ipotetico conflitto nucleare tra Inghilterra e Unione Sovietica.

So long child, it’s awful dark
I never felt the sun
I dread to think of when
When the wind blows
(David Bowie, When the wind Blows)



Trentuno anni fa, la catastrofe. 26 aprile 1986, esplode il reattore della centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina. Sono passate le una da circa venti minuti e l’esplosione provoca lo sviluppo di una nube radioattiva che investe tutta l’Europa. Il disastro, in termini di proporzioni e conseguenze, è superiore a quelli di Hiroshima e Nagasaki, tanto che il numero complessivo delle vittime è tutt’ora impreciso, sopratutto se ci riferiamo alle morti indirette. Le malattie provocate dalle radiazioni coinvolgeranno nel tempo decine di migliaia di persone, aumentando la frequenza delle malformazioni genetiche in tutti i territori dell’Ucraina, la Russia e dei paesi limitrofi. Ciò che rende il disastro di Chernobyl il più grave nel suo genere, anche rispetto alla pari intensità dell’evento di Fukushima, sono i fattori velocità e intensità di fuga del materiale radioattivo, tanto da consentire la diffusione di elevati fattori contaminanti fino a 100 km dall’area dell’esplosione.

Il 26 aprile del 1986, David Bowie stava registrando il suo nuovo album ai Mountain Studio dell’allora Montreaux, in Svizzera, e apprende la notizia alla radio: “Era una bella giornata di sole e ci trovavamo fuori dallo studio, in un piccolo prato con le alpi e il lago sullo sfondo – dichiarerà Bowie nel 2008 – Il nostro ingegnere stava ascoltando la radio e dallo studio ci grida “C’è un mucchio di merda che sta venendo fuori dalla Russia”. La radio Svizzera stava rilanciando le news da una stazione norvegese che raccontava il percorso della nuvola a partire dalla madrepatria, e non era una nuvola di pioggia”.

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Data: 26.04.2017
Fonte: www.indie-eye.it


Il 26 aprile 1986 il reattore nucleare della centrale di Chernobyl esplode. Una minacciosa nube radioattiva si eleva sui cieli del nord-europa. Bowie, proprio in quei giorni, registra Time Will Crawl e come in un oscuro presagio, lavora alla title track di When the Wind Blows per il film di Jimmy Murakami, fantasia animata su un ipotetico conflitto nucleare tra Inghilterra e Unione Sovietica

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Il 26 aprile 1986 il reattore nucleare della centrale di Chernobyl esplode. Una minacciosa nube radioattiva si eleva sui cieli del nord-europa. Bowie, proprio in quei giorni, registra Time Will Crawl e come in un oscuro presagio, lavora alla title track di When the Wind Blows per il film di Jimmy Murakami, fantasia animata su un ipotetico conflitto nucleare tra Inghilterra e Unione Sovietica

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