Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

09/05/17

SCORIE NUCLEARI, LO STOCCAGGIO È UN PROBLEMA CHE NESSUN PAESE HA RISOLTO




Risultati immagini per scorie radioattive

Sono passati 31 anni dal disastro di Cernobyl e 30 dal referendum che ha messo al bando il nucleare in Italia, ma una soluzione definitiva per lo stoccaggio delle scorie radioattive non è ancora stato trovato. Una volta tanto, però, il problema non è solo italiano (o russo) ma di tutti i Paesi che hanno fatto ricorso all’atomo per soddisfare il proprio fabbisogno energetico.

Non è stata data una risposta a questo problema in Giappone, dove nel marzo del 2011 si è verificato l’incidente di Fukushima, e neanche in Germania che, poche settimane dopo, ha deciso di spegnere tutti i propri reattori entro il 2022. Non sono però solo i Paesi che hanno deciso di fare a meno dell’atomo ad avere serie difficoltà ma anche quelli che continuano a produrre energia nucleare, senza dimenticare che i rifiuti radioattivi non arrivano solo dalla produzione di elettricità ma anche da applicazioni mediche come per esempio le Tac o le scientografie.

La nazione più avanti nello smaltimento delle scorie è la Finlandia che sta costruendo il primo deposito permanente nell’isola di Onkalo a 420 metri di profondità; lo stoccaggio dei rifiuti nucleari inizierà nel 2025, andrà avanti per un secolo e dovrebbe garantire la sicurezza dei materiali per 100mila anni, un tempo più che sufficiente a ridurre la radioattività a livelli non nocivi. Anche la vicina Svezia è in uno stadio molto avanzato nella realizzazione di un sito di stoccaggio permanente ma, come accade in Finlandia, la conformazione geologica del Paese e la ridotta quantità di scorie ne facilitano notevolmente il lavoro. 


Data: 07.05.2017
Fonte: www.ilsecoloxix.it

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