Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

02/05/17

GREENPEACE CONTRO IL NUCLEARE GALLEGGIANTE IN RUSSIA


Greenpeace contro il nucleare galleggiante in Russia

No ad una nuova Chernobyl recita lo striscione esposto dagli attivisti a San Pietroburgo, dove Rosatom sta costruendo la prima centrale nucleare flottante

nucleare galleggiante 2 No ad una Chernobyl galleggiante. Questo lapidario messaggio campeggiava ieri sullo striscione di Greenpeace Russia: il gruppo ambientalista ha organizzato un’azione dimostrativa delle sue nel giorno del 31° anniversario del disastro nucleare più grave della storia, occorso nel 1986. Questa volta, gli attivisti hanno preso di mira la compagnia energetica Rosatom, che ha in mente di accendere la centrale nucleare flottante Akademik Lomonosov in mezzo a San Pietroburgo.


Fino a poco tempo era ufficialmente vietato in Russia costruire centrali nucleari a meno di 100 chilometri di distanza dalle grandi città. Ma ora, il cantiere è in pieno centro città, a circa 3 chilometri dal museo dell’Ermitage.
La seconda città per dimensioni dello stato è adagiata sul Golfo di Finlandia e attraversata dal fiume Neva. In un cantiere che affaccia sulle sue sponde, Rosatom sta costruendo i due reattori nucleari della prima centrale galleggiante al mondo. I test avverranno a San Pietroburgo, poi l’Akademik Lomonosov dovrebbe lasciare la città entro i primi mesi del 2018, viaggiando via mare fino a Pevek, città sulla costa nordorientale del paese raggiungibile con una traversata di 8 mila km che lambirà, nel suo primo tratto, le coste di tutti i paesi scandinavi.

Una volta a destinazione, l’impianto dovrebbe entrare in funzione nel novembre del 2019. Anche a Pevek fervono i preparativi: si lavora per costruire la diga di protezione che dovrà proteggere la centrale nucleare dalle mareggiate.

Greenpeace ha lanciato una raccolta di firme rivolta al governatore di San Pietroburgo, Georgy Poltavchenko, chiedendogli di ritirare il suo permesso all’impianto atomico, rilasciato senza consultare la cittadinanza.


Data: 27.04.2017
Fonte: www.rinnovabili.it

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