Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

11/05/17

USA, CROLLA TUNNEL IN CENTRALE NUCLEARE CHE PRODUCEVA PLUTONIO PER L’ATOMICA: EVACUATO L’IMPIANTO




Usa, crolla tunnel in centrale nucleare che produceva plutonio per l’atomica: evacuato l’impianto

Il crollo di un tunnel scatena il caso nello Stato di Washington. Il motivo? Veniva usato per il trasporto di materiali radioattivi. Il crollo è avvenuto alle 17 e 30 (ore italiane) alla centrale nucleare di Hanford. Lo stabilimento ha subito dichiarato l’emergenza e le autorità hanno ordinato l’evacuazione dell’impianto, perché “i tunnel contengono materiali contaminanti”. A chi si trovava più lontano dal luogo dell’incidente ma in un’area potenzialmente a rischio è invece stato ordinato di restare al chiuso per sfuggire a eventuali radiazioni, con indicazioni precise a “non bere né mangiare nulla” e a “bloccare la ventilazione negli edifici”.

Non c’erano operai nel tunnel al momento dell’incidente e gli esperti non hanno rilevato emissioni radioattive. Secondo il dipartimento americano dell’Energia, il crollo è stato causato dai lavori di manutenzione stradale in corso proprio sopra il tunnel. Le indagini per stabilire con certezza le cause sono ancora in corso.

La centrale, che si trova 360 chilometri a sudest di Seattle e dà da lavoro a 9mila persone, contiene circa 210mila metri cubi di residui radioattivi, un dato che la rende il sito nucleare più contaminato del Paese. La costruzione dello stabilimento risale alla Seconda guerra mondiale: forniva plutonio per la bomba atomica e poi durante la Guerra fredda. La maggior parte dei suoi residui radioattivi è contenuta in 177 cisterne sotterranee.

Data: 09.05.2017
Fonte: www.ilfattoquotidiano.it

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