Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

30/05/17

WE MIGHT HAVE ANOTHER CHERNOBYL ON OUR HANDS

We Might Have Another Chernobyl on Our Hands



 
We all remember Chernobyl, yeah? That horrid nuclear disaster that’s largely responsible for turning the world away from what may be our last and best hope for saving ourselves from climate change? Well… It’s about to happen again. And that’s awful for like a million reasons. Most of them pretty obvious.

Earlier this week, staff at the Hanford Site (a nuclear waste storage facility were alerted to a possible emergency and ordered to take cover. The issue was caused by a tunnel collapse leading to a plant that processes waste plutonium from reactors.

The Hanford Site also doesn’t have the best safety track record. The former governor of Washington State, where the facility is located, once called it “an underground Chernobyl waiting to happen,” and it has often been called one of the most dangerous places in the US. And now, it’s even worse.

Data: 11.05.2017
Fonte: www.geek.com

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