Era tutto vero: il pericolo Fukushima comincia solo adesso e il Giappone
non sa come affrontarlo. Le autorità hanno finora mentito, ai
giapponesi e al mondo
intero: Fukushima era una struttura a rischio, degradata dall’incuria.
Un impianto che andava chiuso molti anni fa, ben prima del disastro
nucleare del marzo 2011. Da allora, la situazione non è mai stata sotto
controllo: la centrale non ha smesso di emettere radiazioni letali.
Tokyo finalmente ammette che, da mesi, si sta inquinando il mare con
sversamenti continui di acqua radioattiva, utilizzata per tentare di
raffreddare l’impianto. Ma il peggio è che nessuno sa esattamente in che
stato siano i reattori collassati: si teme addirittura una imminente
“liquefazione” del suolo. L’operazione più pericolosa comincerà a
novembre, quando sarà avviata la rimozione di 400 tonnellate di
combustibile nucleare. Operazione mai tentata prima su questa scala,
avverte la “Reuters”: si tratta di contenere radiazioni equivalenti a
14.000 volte la bomba atomica di Hiroshima. Enormità: bonificare
Fukushima – ammesso che ci si riesca – richiederà 11 miliardi di
dollari. Se tutto va bene, ci vorranno 40 anni.
Data: 28.11.2013
Fonte: www.nexusedizioni.it
Nessun commento:
Posta un commento