Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

15/11/13

REALIZZATO IN RUSSIA UN IMPIANTO PER PRODURRE BENZINA DALLA SPAZZATURA

Realizzato in Russia un impianto per produrre benzina dalla spazzatura

Ingegneri russi dalla città siberiana di Tomsk hanno creato un impianto che trasforma la spazzatura odinaria in benzina. L’impianto può essere caricato di tutti i rifiuti contenenti carbonio, e cioè mozziconi di sigarette, cenere, carta straccia, segatura.

 

Si preme un bottone e il cumulo di spazzatura sparisce dentro l’impianto. I rifiuti vi vengono sminuzzati e poi alimentati in un reattore speciale, dove dai composti ottenuti di carbonio e di idrogeno viene sintetizzata benzina.

L’impianto sperimentale può produrre fino a 200 litri di carburante all’ora. Tutto dipende dal nostro desiderio, rassicura Serghej Zotov, progettista capo dello studio sperimentale:

Possiamo modificare i parametri e cominciare a produrre un carburante più pesante. Ad esempio, nafta o cherosene per aerei. Per ottenere altri elementi, ad esempio alcol, basta semplicemente cambiare le regolazioni dell’impianto.

Il costo di produzione del carburante è fantastico, e cioè 0,001 euro al litro. L’energia per il lavoro di questo impianto ci vuole soltanto all’atto di avviamento. Poi si alimenta da solo. A questo scopo in esso è inserita un’unità che genera energia. Se un tale aggregato sarà installato in una casa d’abitazione, si può creare un ciclo chiuso di trasformazione di tutti i rifiuti in calore ed energia elettrica, dice Sergej Zotov:

Tale impianto può essere piazzato nel sotterraneo di una casa d’abitazione dove trasformerà benissimo rifiuti domestici. Il calore emesso durante le reazioni di ossidazione può essere usato per il riscaldamento dell’edificio.


Data: 13.11.2013
Fonte: www.italian.ruvr.ru

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