Intervista a Massimo Bonfatti, presidente di Mondo in Cammino
[...]
Avrà senso continuare i programmi di accoglienza se si vorrà incidere a
livello culturale e se si avrà consapevolezza che l’accoglienza è uno
strumento, ma non il più importante per intervenire nella catena di
protezione dal rischio radioattivo.
L’intervento più importante è quello a livello locale: con azioni nel campo della radioprotezione (le già citate raccomandazioni) si ottiene continuativamente per tutto l’anno lo stesso beneficio che si ottiene con un solo mese di permanenza all’estero e che, però, scompare progressivamente con il rientro in patria, quando i bambini assumeranno nuovamente radionuclidi tramite la dieta (e, soprattutto, nel settore privato).
Per raccomandazioni, intendo nozioni sul trattamento della cenere, sulla raccolta dei funghi e dei frutti di bosco, sul trattamento del latte, sulla preparazione e sul lavaggio degli alimenti, sulle regole nell’approvvigionamento della selvaggina e dei pesci, sulla consumazione degli alimenti conservati, sulla prevenzione degli incendi, sulla copertura dei pozzi, ecc.
Data: 09.11.2013
Fonte: www.progettohumus.it
Fonte: www.progettohumus.it
Nessun commento:
Posta un commento