Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

05/11/13

I CINGHIALI AL CESIO, TUTTA COLPA DI CERNOBYL



«Il cesio 137 rinvenuto nelle analisi è dovuto alle ricadute che ancora pagano alcuni territori al disastro nucleare di Cernobyl: tutte le altre ipotesi, dall’influenza delle aree di Trino e Saluggia così come di “mangimi inquinati” dati ai cinghiali o di esemplari dell’Europa dell’Est portatori di radioattività non hanno fondamento» ha sottolineato Marco Montafia, direttore della struttura complessa di veterinaria- Igiene degli alimenti e delle produzioni zootecniche di Vercelli, tra i primi tecnici a prendere in mano la gestione del caso dei cinghiali.


Data: 03.11.2013
Fonte: www.lastampa.it

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