Confermato il rischio nucleare
in Piemonte: è la regione italiana più esposta al pericolo di
radiazioni, sia per i depositi di scorie radioattive che per gli
scarichi di origine nucleare nell’aria e nell’acqua. Lo confermano i dati contenuti nell’ultimo dossier dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. «Situazione che non tenderà certo a migliorare nel futuro», segnala Rossana Vallino su “Obiettivo Ambiente”, il magazine di Pro Natura Torino,
che rilancia la denuncia: «Ci sono ben cinque nuovi depositi nucleari
in progetto nella nostra Regione». E, come se non bastasse, sono
ricominciati «gli inutili e pericolosi trasporti nucleari verso la Francia», spesso ostacolati dalle dimostrazioni dei No-Tav lungo la ferrovia in valle di Susa. Quanto basta per lanciare un forte grido d’allarme: «La stagione nucleare
in Piemonte non è per nulla finita ed anzi si consoliderà sempre più se
non si riuscirà a far applicare allo Stato le leggi che lui stesso si è
dato per la costruzione di un deposito nucleare centralizzato in un sito più idoneo, che per la legge 368 del 2003 doveva essere già terminato nel 2008».
Data: 25.10.2013
Fonte: www.informarexresistere.fr
Fonte: www.informarexresistere.fr
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