Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

19/04/16

COSTRUZIONI - СООРУЖЕНИЯ

«Costruzioni» «Сооружения» - © Carlo Spera. Tutti i diritti riservati
 
Ucraina, città evacuata di Pripjat’, sala giochi in un asilo

... qui, ora, in ballo è la mia impotenza. Come un bambino nel momento in cui si accorge delle propri limitazioni, quando non lo soddisfano più né i giochi né le potenzialità della fantasia che gli hanno permesso fino a un attimo prima di essere altro da sé, mi ritrovo solo con me stesso a fare i conti con una realtà immutabile che mi devasta con tutta la sua potenza implacabile... i mattoncini di legno che una volta servivano ai bambini per edificare case e città sono ora sparsi sul pavimento coperto di polvere: mostrano il crollo del mondo e del sogno nucleare di un popolo che era convinto di vivere in uno dei luoghi più belli del pianeta, in una specie di paradiso in terra fatto di boschi, cemento armato e tecnologia.
Le tracce di questo mondo ovattato sono visibili ovunque: nelle cucine, nelle camere da letto dei bambini con decine e decine di letti a castello perfettamente allineati, nei cartelli di propaganda appesi alle pareti, nella rigida geometria dell’edificio stesso.

Carlo Spera


Украина, эвакуированный город Припяти, игральная комната в детском саду

... Здесь и сейчас, речь идёт о моём бессилии. Словно ребёнок в момент осознания своих ограничений – когда его больше не удовлетворяют ни игрушки, ни возможность фантазии, позволявшие ему до этого мгновения быть другим – я нахожусь наедине с собой, сводя счёты с неизменной реальностью, обрушившейся на  меня всей своей неумолимой мощью... Деревянные кирпичики, служившие когда-то детям, чтобы сооружать дома и города, разбросаны сейчас по запылённому полу: они показывают крушение мира и атомной мечты одного народа, который был убеждён жить в одном из самых прекрасных мест планеты, в каком-то раю на земле, сделанном из лесов, железобетона и технологий.
Следы этого подбитого ватой мира видны везде: в кухнях, в детских спальных комнатах с десятками и десятками двухэтажных кроватей идеально поставленных в ряд, в пропагандических плакатах, висящих на стенах, в суровой геометрии самого здания.
 
Карло Спера
 
Autore: Carlo Spera
Tratto da: “Viaggio al termine della notte.
20 anni dopo l'esplosione della centrale di Cernobyl”
Casa editrice: ViediMezzo
Data: 2006
Traduzione: S.F.

Автор: Карло Спера
Из: “Путешествие на край ночи. 20 лет после взрыва на ЧАЭС”
Издательство: ViediMezzo (Италия)
Дата: 2006 г.
Перевод: С.Ф.
 

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