Secondo resoconto di un volontario russo, Artëm, che quest'estate ha partecipato a un campo di volontariato
internazionale
di Legambiente in Italia, per il progetto di scambio di
studenti e volontari tra Legambiente e "Radimici per i bambini di
Cernobyl", con il contributo dell'Otto per Mille della Chiesa Valdese.
CAMPO DI VOLONTARIATO A BRINZIO (VA)
31 luglio – 13 agosto 2017
Il campo si
trovava nel piccolo paese di Brinzio, non lontano da Varese. In aeroporto mi è
venuta a prendere Elena, con la quale ci eravamo conosciuti a Novokemp, in
Russia, e mi ha accompagnato in macchina fino a Brinzio.
Al campo c’erano
quattro volontari di lingua russa, ma la voglia di comunicare con le persone di
altri paesi mi ha fatto superare la necessità di parlare in russo. Per me si è
trattata della prima esperienza di comunicazione di questo tipo nella mia vita.
Posso dire tuttavia che mi è stato molto utile e molto interessante. Penso che
grazie al campo di volontariato io abbia migliorato le mie capacità di parlare
inglese.
Per quel che
riguarda le condizioni dell’alloggio e del cibo per me erano buone, anche se
avrei aggiunto un po’ più di carne (quasi non ce n’era). Gli organizzatori del
campo (Alberto, Valentino ed Elisa) erano delle persone veramente brave, molto
amichevoli e disponibili.
Il programma
ambientale comprendeva la pulizia di diverse zone del parco regionale del Campo
dei Fiori. Il lavoro non era difficile, non lo definirei neanche un vero e
proprio lavoro, in quanto lavoravamo fino all’ora di pranzo; inoltre siamo
riusciti a portare a termine i nostri compiti prima del previsto grazie al
lavoro di squadra e all’affiatamento. Poi, ad esempio, sono venuto a conoscenza
di un po’ di cose sulla raccolta differenziata e sull’inquinamento causato dai
prodotti per l’igiene.
Al campo ho
conosciuto persone interessanti (eravamo 12 volontari in tutto) provenienti da
ogni parte del mondo. Per lo più erano ragazzi della mia età, studenti. Ad
esempio, Anna dalla Spagna o Fatma dalla Turchia. In tutta sincerità non
ricordo alcun conflitto o situazione negativa nel nostro campo nonostante il
fatto che ci fossero persone provenienti da paesi diversi, con diverse
mentalità e visioni del mondo. Oltre a tutto il resto ho anche un po’ cominciato
a studiare l’italiano e ho imparato qualcosa di altre lingue.
L’organizzazione
del tempo libero era a un livello molto alto. Venivano prese in considerazione
le opinioni di tutti e nessuno rimaneva da parte. Nei giorni di riposo, grazie
agli organizzatori, siamo riusciti ad andare sul lago Maggiore. Siamo inoltre
stati al Sacro Monte e in altri posti incredibilmente belli. Non ricordo
neanche una sera passata a far niente. Di solito alla fine della giornata ci
riunivamo tutti insieme e giocavamo a giochi di vario genere.
La prima
cosa che vorrei fare è di introdurre la raccolta differenziata a Novokemp (il
campo di risanamento per bambini della nostra organizzazione, in Russia).
Potrebbe inoltre essere possibile fare delle lezioni di educazione ambientale
ai bambini ospiti del campo.
Io lavoro a
Novokemp dal 2014 come volontario. Dopo il campo italiano, anche se avrei
voluto, non sono riuscito a tornarci a causa dei tempi degli esami. L’anno
prossimo comunque vorrei tornare a lavorarci come educatore.
In
conclusione, sono molto felice che mi sia capitata quest’occasione di partecipare
a un campo di volontariato di Legambiente, si è trattata di un’esperienza
inestimabile che dovrebbero fare tutti. Per questo sono molto riconoscente alle
organizzazioni “Radimici” e “Legambiente” e alla Chiesa Valdese per aver avuto
questa possibilità.
Artëm Žorov (20 anni)
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