Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

05/10/17

CERNOBYL, “MALFORMAZIONI E TUMORI AI BAMBINI”





La denuncia di un medico bielorusso, osteggiato dalle autorità di Minsk, a 30 anni dall'incidente nucleare.

Panoramio - Photo of Впереди - Иванков

In Ucraina e Bielorussia, a 30 anni dal disastro nucleare di Cernobyl, molti bambini continuano ad avere malformazioni, cancro alla tiroide e patologie cardiache. È quanto denuncia Yuri Bandazhevsky, un medico perseguitato dal regime di Minsk per i suoi studi sui reali effetti dell'incidente alla centrale atomica sottaciuti dalle autorità.

Con la sua equipe all'ospedale ucraino di Ivankiv a una cinquantina di chilometri dal reattore, dove il medico bielorusso opera dopo essere stato incarcerato per sei anni nel suo paese, ha riscontrato un aumento di patologie varie, così come i decessi per cancro tra gli appartenenti alla generazione dei quarantenni. Un fenomeno da ricondurre, secondo Yuri Bandazhevsky, alla contaminazione di frutta, verdura e animali nella regione.

Data: 25.04.2016
Fonte: www.tvsvizzera.it

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