Gli uccelli che vivono nella zona contaminata dalle radiazioni in seguito all’incidente di Cernobyl del 1986 si distinguono per la misura ridotta del cervello rispetto ai loro parenti che vivono in altre regioni. È quello che si sostiene in un articolo pubblicato da studiosi francesi e americani sulla rivista «PloS ONE».
Il gruppo di studiosi, capitanato da Anders Moller, del Laboratorio di ecologia, sistematica ed evoluzione dell’Università Paris-Sud nel maggio-giugno del 2010 ha svolto una ricerca su vasta scala sugli uccelli che vivono in otto differenti punti nelle vicinanze della centrale nucleare di Cernobyl con differenti livelli di radiazioni.
«Abbiamo scoperto una correlazione inversa tra la misura del cervello e il livello del fondo radioattivo, la quale non dipende dalla massa corporea e dalle sue particolarità strutturali. La riduzione della misura del cervello osservata arriva fino al 5% in presenza di un aumento del livello di radiazioni di 5 mila volte», – scrivono i ricercatori.
Gli autori fanno notare che delle precedenti ricerche avevano mostrato alcune alterazioni nelle capacità cognitive delle persone colpite dagli effetti delle radiazioni. In particolare, le alterazioni erano state fissate con l’ausilio dell’elettroencefalogramma. Secondo alcuni dati, in Scandinavia i bambini che al momento dell’incidente di Cernobyl avevano subito gli effetti della polvere radioattiva nel periodo intrauterino hanno in seguito dimostrato minori attitudini nello studio e fatto registrare un IQ ridotto. Contestualmente dati simili nelle ex repubbliche sovietiche di regola sono stati attribuiti agli sconvolgimenti sociali degli anni Novanta.
La ricerca sugli uccelli, secondo gli studiosi, ha il vantaggio che l’alterazione della misura del loro cervello non la si può spiegare con lo stress postraumatico, come viene fatto con gli esseri umani.
In totale gli scienziati hanno preso e studiato 546 uccelli di 46 specie, tutti tenuti sotto osservazione e misurati con una precisione fino a 0,01 mm . Basandosi sui dati relativi alla misura del cranio, gli scienziati hanno tratto le conclusioni sulla misura del cervello degli uccelli.
In sintesi è stato appurato che gli uccelli che vivono nelle zone altamente radioattive presentano misure ridotte del cervello. Tale effetto non è accompagnato da significative oscillazioni della massa corporea, da alterazioni strutturali del cervello o di altri organi. Inoltre è venuto fuori che la riduzione della massa del cervello negli esemplari di un anno è più marcata che negli uccelli più adulti. Secondo i ricercatori, ciò dimostra che gli uccelli con un cervello maggiore sono avvantaggiati nella sopravvivenza.
Le alterazioni variano inoltre da specie a specie. Questo dimostra che alcuni uccelli sono più vulnerabili alle radiazioni di altri.
Precedenti ricerche avevano dimostrato che il cervello è l’ultimo organo i cui tessuti gli uccelli cominciano a “consumare” in situazioni di forte sollecitazione, ad esempio durante le migrazioni.
Gli studiosi non dispongono di dati precisi sui meccanismi che portano alla riduzione della misura del cervello. Tuttavia, secondo la loro opinione, questo può essere attribuito alla mancanza di antiossidanti,
Data: 07.02.2011
Fonte: www.eco.rian.ru
Traduzione: S.F.
Link al file PDF dell'articolo: Le radiazioni hanno ridotto la misura del cervello degli uccelli di Cernobyl
Link alla ricerca originale: Chernobyl Birds Have Smaller Brains
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