Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

23/10/19

ČORNOBIL. L’ASSENZA

Elena Dundovich

Čornobil
L'assenza 
 
Passigli Editori
 
220 pagine
 
2013
















(dal sito della casa editrice)

L’incidente nucleare verificatosi in Ucraina il 26 aprile 1986 rappresentò un evento di importanza fondamentale sia dal punto di vista degli equilibri internazionali, sia sotto il profilo dell’ormai irreversibile declino dell’esperienza sovietica. Ma fu anche un fallimento della Comunità Europea nel campo del coordinamento degli interventi nei paesi più a rischio, come dimostrano le carte inedite, pubblicate in questo volume, di Sir Christopher Audland, direttore generale per l’energia della Comunità Europea.

Chernobil rivelò la fallacia di un’intera epoca, quella iniziata dopo la seconda guerra mondiale, che aveva fatto dell’antagonismo tra USA e URSS la regola aurea del sistema internazionale. Da quell’aprile del 1986 il mondo fu più ‘globale’ perché le nuove tecnologie e i rischi ecologici a loro connessi non ammettevano barriere. Chernobil fu dunque uno spartiacque tra due diverse visioni del mondo e tra due epoche storiche.

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