Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

11/10/19

UN’ESTATE A NOVOKEMP


Novokemp, 3° turno 2019 (24 luglio - 13 agosto)
Novokemp è stato un po’ come uno di quei posti in cui appena arrivi non vorresti altro che tornare a casa e nel momento della partenza faresti di tutto per poter rimanere: che dire, una bellissima esperienza e soprattutto utilissima per migliorare la confidenza con la lingua russa. I primi giorni sono stati un po’ difficili (soprattutto il primo), ma già dopo la prima settimana ho notato un notevole miglioramento nella comprensione. Inoltre, la ragazza che aveva il compito di seguirci è stata molto brava e paziente con noi. Un consiglio che mi sento di dare è di non essere timidi e di buttarsi in tutti gli ambiti.

Per quanto riguarda il posto è un po’ come stare in un campeggio, solo che invece delle tende si dorme in delle casette, molto più comode e calde. Il cibo non è male, sinceramente mi aspettavo di peggio. L’unica cosa a cui ho fatto molta fatica ad abituarmi è stato il fatto che mancava l’acqua a tavola. Al posto dell’acqua ti danno o il tè o il kompot. Onestamente non ho apprezzato ne l’uno ne l’altro, ma questa è una cosa molto soggettiva. 

Nel complesso sono molto soddisfatta di aver partecipato al progetto e spero di poterci tornare un giorno.


Alessia Brugnoli - 20 anni
 Università Statale di Milano
(sede di Sesto San Giovanni)
Mediazione linguistica e culturale

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