Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

03/09/10

IN GERMANIA È STATO REGISTRATO UN AUMENTO DELLE RADIAZIONI A CAUSA DEGLI INCENDI IN RUSSIA

Il portale Internet dell’Ente tedesco per l’energia ha comunicato che le rilevazioni effettuate dall’Ente federale per la sicurezza radioattiva (Bundesamt für Strahlenschutz, BfS) hanno registrato sul territorio del paese un aumento delle radiazioni causato dagli incendi in Russia.

Come assicura il BfS, tale aumento sarebbe “non pericoloso” (unbedenklich). Non di meno, il BfS continua a monitorare la radioattività dell’aria che arriva in Germania dai territori della Russia.

Rammentiamo che a causa degli incendi nei boschi ad alta radioattività (in seguito a Cernobyl) delle regioni di Brjansk e Kaluga, nonché nelle zone dei depositi russi di bombe atomiche e degli impianti per la produzione di armi nucleari, nell’atmosfera è stata rilasciata, e continua a essere rilasciata, una grande quantità di polvere, fumo e cenere altamente contaminati da particelle radioattive.

La contaminazione radioattiva del territorio della Russia dovrebbe essere in ogni caso un po’ più elevata che in Germania. Non di meno, le autorità russe assicurano che non ce n’è proprio.

Anche nel 1986, quando accadde Cernobyl, le autorità tedesche assicuravano che le radiazioni erano “non pericolose”, e tuttavia allora fu introdotto il divieto di consumare le verdure locali tedesche e il latte.

Lo specialista americano di contaminazione radioattiva Bob Nichols su “Veterans Today” ha ricordato ai lettori – che discutevano il suo articolo sugli aiuti segreti americani alla Russia per la situazione critica verificatasi nel paese a causa della contaminazione radioattiva del suo territorio – che «tre milioni di persone sono morte in tutto il mondo a causa dell’esplosione di Cernobyl». […]

Data: 20.08.2010
Fonte: www.kavkazcenter.com
Traduzione: S.F.

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