Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

01/05/12

PIÙ DELLA METÀ DEGLI UCRAINI PERCEPISCE LE CONSEGUENZE DELLA CATASTROFE DI CERNOBYL


A 26 anni dal giorno dell’incidente nucleare più della metà degli ucraini affermano di sentire ancora su di sé le conseguenze negative della catastrofe di Cernobyl. 

Lo si evince dai dati dell’indagine dell’agenzia IFAK. «Il 52% degli abitanti dell’Ucraina ha fatto notare che ancor oggi percepisce su di sé, sui propri figli e parenti gli effetti negativi dell’incidente alla centrale nucleare di Cernobyl». 

Interessante che tra gli abitanti delle regioni occidentali e centrali la percentuale delle persone che percepisce gli effetti negativi di Cernobyl è maggiore che non nell’Est e nel Sud del paese (Ovest e Centro – 64%; Est e Sud – 44%). L’indagine ha anche messo in evidenza che la maggior parte degli ucraini non approva l’autorizzazione ufficiale per visitare la zona di Cernobyl. Il 56% dei rispondenti infatti vede negativamente l’apertura della zona di Cernobyl e personalmente non visiterebbe quel territorio. Un punto di vista opposto è espresso dal 12% degli intervistati. L’ufficio ucraino dell’agenzia di ricerca internazionale IFAK ha effettuato l’indagine tra il 9 e il 23 aprile 2012.

Data: 26.04.2012
Fonte: www.ua
Traduzione: S.F.

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