Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

30/05/12

CERNOBYL: LE MUTAZIONI STANNO SOLTANTO INIZIANDO


L’Ucraina porta avanti una politica di graduale ripopolamento dei territori di Cernobyl, nonostante che, anche senza di questo, la qualità della vita della sua popolazione si stia abbassando. Il genetista di Kiev Vjačeslav Konovalov invita a procedere in tale direzione con estrema prudenza. Secondo lui, le mutazioni causate dalla radioattività nel suo paese stanno soltanto iniziando.

Cavallino neonato con otto zoccoli. Museo di Cernobyl di Kiev. Foto dell’autore
Passato un quarto di secolo, si è un po’ alleviato il dolore delle vittime di Cernobyl e i sostenitori dell’energia nucleare assicurano di nuovo la società sulla necessità di costruire nuove centrali, più economiche, efficienti e sicure. Vi sono tuttavia anche altri scienziati, coloro che, superando gli ostacoli loro posti dalle autorità, proseguono i loro studi sugli effetti che la catastrofe di Cernobyl continua a produrre sulla biosfera. Uno di questi ricercatori è il genetista di Kiev Vjačeslav Konovalov, professore dell’Università nazionale Taras Ševčenko. A suo tempo lui raccolse una rara collezione di mutanti venuti alla luce dopo l’incidente. Oggi la si può vedere solamente nelle fotografie, parte delle quali sono esposte al Museo di Cernobyl di Kiev.

Fisicamente questa collezione non esiste più. Venne distrutta, nonostante fosse chiaro a tutti l’elevato valore scientifico dei reperti. Lo scienziato li raccolse a suo rischio e pericolo, superando tutti gli ostacoli postigli da tutte le strutture che non erano interessate a che la verità sull’esplosione di Cernobyl diventasse di dominio pubblico.

Poco tempo dopo la catastrofe il professor Konovalov si trasferì a Žitomir, dove diresse la cattedra all’Università di agraria. Nel corso di alcuni anni con l’aiuto degli studenti egli raccolse gli embrioni di animali mutanti venuti al mondo dopo l’incidente.

Aiutarono lo scienziato anche alcuni di coloro a cui era stato incaricato di ostacolarlo: funzionari del comitato regionale del partito, agenti di polizia, collaboratori del KGB. Talvolta Vjačeslav Sergeevic conversava apertamente con molti di loro: immaginati che ti nasca un nipote con delle anomalie! La gente si metteva a riflettere e spesso capiva che il suo non era un interesse ozioso. Da 10 delle 25 province della regione ricevette un sostegno. I figli di cinque capi di provincia ebbero dei problemi di salute legati non solo alle radiazioni ma alla situazione ecologica in generale.

Il genetista mise in un’ampolla con aria una colonia di mosche drosofile prese nella zona con un raggio di 10 km intorno alla centrale di Cernobyl. Le mosche riescono a riprodurre 42 generazioni all’anno, così che in un anno Konovalov poté studiare le mutazioni di un lasso di tempo che per gli uomini corrisponderebbe a circa 800 anni. A parte le sostanze radioattive, egli aggiungeva alle drosofile vodka, caffè, gas di scarico, veleni. Già nella terza generazione tra le mosche comparvero delle anomalie: alcuni insetti nascevano senza zampe, altri senza ali, altri ancora con gli occhi incolori…

Lo scienziato è giunto a tale conclusione: le radiazioni non fanno effetto di per sé ma insieme ad altri fattori d’inquinamento. La situazione ecologica in Ucraina anche prima dell’incidente di Cernobyl era sfavorevole: per anni si erano andate accumulando sostanze inquinanti chimiche e batteriologiche. Un cavallino neonato con otto zoccoli poteva certamente comparire anche prima dello scoppio. Dopo l’incidente tuttavia la frequenza delle nascite di “mostri” crebbe di due-tre volte. Tutti i fattori sfavorevoli già presenti prima dell’incidente s’attivarono bruscamente grazie alle radiazioni. Si mise in atto un effetto di amplificazione reciproca.

Quando dopo la guerra si calcolò la normativa della dose massima di radiazioni ammessa per l’uomo, essa venne stabilita in 10 roentgen. Ma allora erano decisamente meno rilevanti gli altri problemi ambientali. Per questo ora gli scienziati ritengono che anche una piccola concentrazione di radiazioni danneggi l’apparato ereditario. Esse inibiscono i più piccoli difetti nelle catene del DNA.

Ogni donna ha all’incirca 200 mila ovocellule. Normalmente fino al 10% di esse hanno delle anomalie. Dopo l’incidente di Cernobyl questa cifra è aumentata fino al 20%. Prima della primavera del 1986 i matrimoni sterili in Ucraina erano il 10% del totale, oggi il 22%. Secondo la statistica di Konovalov, la frequenza delle mutazioni nei neonati in Ucraina è del 25% rispetto a una media mondiale dell’8%.

In una delle fotografie si vedono strani abeti: per un metro e mezzo da terra essi sono “nudi” e nodosi, mentre da lì in poi molto verdi, con le foglie molto chiare e gli aghi due volte più lunghi del normale. L’autore dello scatto, il professore radiobiologo Anatolij Boloch, studia da tanti anni le piante mutanti di Cernobyl. In una foglia di tiglio vi si può involgere un quaderno scolastico. La piantaggine cresce fin oltre le ginocchia.

È anche vero che queste mutazioni si possono mettere al servizio degli uomini, ritiene lo scienziato. Le radici delle piante giganti estraggono vigorosamente dal terreno i radionuclidi, ripuliscono l’humus alla velocità di 1 cm all’anno. Con un approccio sensato si potrebbero seminare colture che non assorbono le radiazioni: frumento, menta, e gradualmente riportare alla vita alcune terre tolte dallo sfruttamento.

L’Ucraina sta portando avanti una politica di graduale ripopolamento dei territori contaminati. Nonostante che, anche senza di questo, il numero di abitanti, la qualità e la durata della vita si stiano abbassando. E se proprio ci si volesse riappropriare della zona spopolata, bisognerebbe farlo selezionando, a macchie, tanto più che esistono le carte del territorio, per non andare a toccare gli appezzamenti di terra più contaminati.

Oggi Konovalov prosegue il monitoraggio delle trasmutazioni. E osserva gli effetti dell’accelerazione della selezione intracellulare degli elementi del DNA sulla stabilità. Per dirla in modo figurato, il principio generale rimane lo stesso che sempre agisce nella natura viva: i più deboli si estinguono, i più forti si adattano. Per le leggi della genetica il massimo delle conseguenze dell’incidente di Cernobyl dovrebbe manifestarsi nella terza generazione. Vale a dire, tra 10-15 anni cominceranno a nascere i nipoti di coloro che sono stati colpiti dagli effetti delle radiazioni. Ci si potranno aspettare disturbi della funzione sessuale – non esternazione dei testicoli nei bambini, agglutinamento dell’orifizio anale, problemi della vista e dell’udito ecc.

Data: 15.05.2012
Fonte: www.rosbalt.ru
Autore: Daniil Zemljak
Traduzione: S.F.


29/05/12

SONO 14 MILA I DECESSI NEGLI USA PROVOCATI DALLA NUBE RADIOATTIVA DI FUKUSHIMA

«FRIENDS OF CHERNOBYL CHILDREN» HA CONDANNATO IL FILM HORROR «CHERNOBYL DIARIES»


L’associazione americana Friends of Chernobyl Children ha condannato il film horror «Chernobyl Diaries». I suoi rappresentanti ritengono inammissibile girare un film di svago su un tema tanto doloroso.

«Migliaia di persone sono morte, circa 400.000 sono state costrette ad abbandonare le proprie case, più di 5 milioni vivono tuttora in territori contaminati. Tutto l’horror non sta nei mutanti, ma nel fatto che la catastrofe di Cernobyl ancor oggi abbia effetti sulla vita di milioni di persone» – si dice nel comunicato dell’organizzazione.

La direzione dell’associazione ha invitato tutti coloro «che hanno la necessità di scaricare adrenalina a portare un aiuto concreto a coloro per i quali Cernobyl è una realtà e non un invenzione».

Data: 22.05.2012
Fonte: www.zakon.kz
Traduzione: S.F.

28/05/12

DOPO L'INCIDENTE DI CERNOBYL ERA PROIBITO PORTAR VIA ANCHE I BAMBINI

Dopo l’incidente alla centrale nucleare, agli abitanti della provincia di Cernobyl venne vietato di abbandonare le proprie case.

Lo ha raccontato Michail Chruščenko – presidente dell’organizzazione “Cernobyl d’Ucraina” di Brovary – al corrispondente di gazeta.ua. Al momento dell’incidente lui era presidente dell’azienda alimentare.

«Il secondo giorno dopo l’incidente nel soviet provinciale convocarono tutti i dirigenti. Dietro il tavolo sedevano dei tipi ben messi, prestanti, con gli ordini da generale. Dissero: “Ragazzi, non voglia Dio che vi mettiate a scappare o a portar fuori della zona di Cernobyl i vostri figli e parenti. Questo verrà considerato come diserzione in tempo di guerra”».


«Allora mia figlia maggiore aveva 7 anni, la minore 2. Le portai via da Cernobyl il 5 maggio. Le portai a Buča da mio fratello. Le mie figlie oggi si ammalano di continuo, soffrono di mal di testa e di stomaco. Ma non hanno diritto ad alcun sussidio. Quando ci ritroviamo insieme, il primo brindisi lo rivolgo a loro. Dico: “Figlie, scusatemi di avervi trattenuto per 10 giorni a Cernobyl”» – ha aggiunto Chruščenko.

Egli ha inoltre raccontato che la produzione dell’azienda alimentare – pesce e salame – il 29 aprile la mandarono a Skvir.

«Dopo l’esplosione i reparti del pesce e del salame vennero chiusi. Il secondo giorno telefonarono i capi della provincia. Comunicarono che sarebbero venuti a prendere la produzione. Caricarono due macchine di carne, una di salame e una di pesce. Tutta la produzione venne trasportata a Skvir».

«Il reparto bibite invece continuò a funzionare. Nelle bottiglie versavano l’acqua minerale e la mandavano a Pripjat’. Lavoravamo, temendo che il governo avrebbe fatto di noi dei disertori» – ha aggiunto Michail Chruščenko.

Poi ha raccontato che tutti gli anni va nella zona di Cernobyl a visitare la tomba dei genitori. L’ultima volta c’è stato lo scorso week-end.

«Questa volta c’erano un centinaio di persone, prima ne venivano anche 200-300. La casa dei miei genitori sta ancora in piedi. L’ultima volta vi sono entrato l’anno scorso. La casa si sta abbassando, la testa s’imbatte nel soffitto. Nei campi sono cresciuti alberi enormi. Crescono addirittura dentro le case, dopo aver sfondato il tetto e le pareti.»

«È penoso guardare tutto questo. Dopo le visite a Cernobyl per tre giorni bevo vodka. Mi chiudo in casa, guardo dalla finestra e dormo. Il terzo giorno la smetto.» […]

Data: 26.04.2012
Fonte: www.gazeta.ua
Autore: Svetlana Korženko
Traduzione: S.F.

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25/05/12

LA STIMA DELLE EMISSIONI RADIOATTIVE DI FUKUSHIMA ARRIVA AL 20% DI QUELLE DI CERNOBYL


Le emissioni radioattive dopo l’incidente alla centrale nucleare di Fukushima-1, causato dal catastrofico tsunami dell’11 marzo 2011, secondo i calcoli dell’operatore della centrale, la compagnia TEPCO, sarebbero di 900.000 terabecquerel (TBq), cioè 1,5-1,8 volte maggiori delle precedenti stime.

Le emissioni totali in seguito all’incidente di Cernobyl del 1986, l’unico paragonabile per dimensioni, sono stimate in 5,2 milioni di terabecquerel (TBq). Di modo che le fuoriuscite di Fukushima sarebbero non più del 20% di quelle di Cernobyl. La stima non tiene tuttavia conto della composizione isotopica dei materiali radioattivi, che a Cernobyl era di molto peggiore. Secondo i dati della TEPCO la cifra di 900.000 TBq si riferisce alle emissioni di Iodio-131 e di Cesio-137.

Data: 24.05.2012
Fonte: www.vedomosti.ru
Traduzione: S.F.

22/05/12

IN UCRAINA SONO STATI TROVATI 20.000 FALSI CERNOBYLIANI


Circa 20 mila cittadini dell’Ucraina usufruiscono illegalmente dei benefici per i cernobyliani. Lo ha comunicato il presidente dell’organizzazione nazionale “Sojuz Cernobyl Ucraina” Jurij Andreev.

«Si tratta per lo più di alti dirigenti i quali hanno ordinanze autentiche e timbri autentici sui certificati delle missioni» – ha detto Andreev.

Da quello che riferisce Andreev, i tribunali ucraini esaminano una gran quantità di cause riguardanti i falsi cernobyliani. «Sono degli sciacalli che non suscitano né pietà, né compassione. Vanno processati» – ha sottolineato.

Data: 26.04.2012
Fonte: www.rosbalt.ru
Traduzione: S.F.

LA ZONA DI CERNOBYL È STATA VISITATA DA 80.000 PERSONE DURANTE I GIORNI DELLA COMMEMORAZIONE


La zona d’interdizione di Cernobyl è stata visitata da circa 80.000 cittadini ucraini durante i giorni della commemorazione, dal 30 aprile al 9 maggio. […]

Vladimir Chološa, il direttore della “zona”, riferisce che durante i giorni della commemorazione la polizia ha pattugliato la zona d’interdizione a regime potenziato. In particolare l’ordine pubblico è stato tutelato da 25.000 agenti di polizia e 4.500 militari.

Ricordiamo che in precedenza, durante i giorni della commemorazione dal 26 aprile al 9 maggio, si poteva liberamente introdursi nella città di Pripjat’ esibendo soltanto il passaporto. Ora tale pratica è stata interrotta. Non sarà più possibile entrare legalmente nel territorio pericoloso senza un preventivo permesso delle autorità.

Data: 10.05.2012
Fonte: www.rosbalt.ru
Traduzione: S.F.

21/05/12

IL GIAPPONE SPEGNE L'ULTIMO REATTORE. DOPO 42 ANNI SENZA ENERGIA NUCLEARE

Il Giappone spegne l'ultimo reattore.Dopo 42 anni senza energia nucleare

Tutte le centrali non sono ripartite dopo gli stress test.
In migliaia manifestano per chiedere l'abolizione definitiva.

Fonte: www.corriere.it
Data: 07.05.2012

17/05/12

CANALE YOUTUBE «VIBURNOROSSO»


Ha preso il via il canale YouTube "VIBURNOROSSO", supporto video del nostro omonimo progetto musicale di valorizzazione della cultura dei villaggi della campagna russa contaminata di Cernobyl.

Nel canale vengono a mano a mano inseriti i video – spesso con i sottotitoli delle canzoni in italiano – delle esibizioni dei gruppi di bambini del "Viburno Rosso" in Italia e dell'archivio di canzoni popolari registrate nei villaggi russi e bielorussi nel corso degli anni durante i nostri viaggi.

 

16/05/12

VIAGGIO NELLE ZONE FANTASMA DELLA "NO GONE ZONE" DI FUKUSHIMA

"Giapponesi traditi e abbandonati".
Viaggio nelle zone fantasma della ‘no go zone’

Fonte: www.ilfattoquotidiano.it
Data: 16.05.2012

15/05/12

«LE CONSEGUENZE DELLA CATASTROFE DI CERNOBYL SI MANIFESTANO GIÀ NELLA TERZA GENERAZIONE»


Irina Golovatjuk-Juzefpol’skaja – deputata del consiglio cittadino di Odessa e presidente della Commissione permanente per la sanità – nell’ambito della conferenza giovanile internazionale “Da Cernobyl a Fukushima” ha dichiarato che le conseguenze della catastrofe di Cernobyl si manifestano già nella terza generazione.

«Le conseguenze della catastrofe di Cernobyl si manifestano già nella terza generazione. Esistono materiali preparatori, ricerche di nostri specialisti in questo campo. I risultati sono interessanti. […] L’effetto delle radiazioni elevate è molto pericoloso per la salute dell’uomo. Ne fanno le spese il sistema immunitario, il sistema endocrino, si sviluppano formazioni maligne. È una bomba a effetto ritardato che è stata gettata e ora fa sentire la sua azione. Perché sappiamo bene che ci sono particelle atomiche che hanno un lunghissimo periodo di dimezzamento. Tale processo durerà ancora molto a lungo. Sono necessari ulteriori studi e ricerche e l’Università di medicina di Odessa si sta impegnando in questo» – ha detto Golovatjuk-Juzefpol’skaja.

Data: 13.05.2012
Fonte: www.od-news.com
Traduzione: S.F.

NUCLEARE, 500 TONNELLATE DI PLUTONIO IN CERCA DI SEPOLTURA

Nucleare, 500 tonnellate di plutonio in cerca di sepoltura

Fonte: www.adnkronos.com
Data: 10.05.2012

14/05/12

IL PRESENTE E IL PASSATO DELLA SCUOLA DI DOBRODEEVKA

La scuola d’istruzione generale di Dobrodeevka si trova in provincia di Zlynka nella regione di Brjansk. La scuola ha a disposizione un edificio a due piani (pianoterra e primo piano) costruito nel 1969. Essa viene riscaldata da un’apposita caldaia a gas. Per ottimizzare gli spazi quest’anno nell’edificio della scuola sono stati trasferiti il club del villaggio e la biblioteca rurale. Allo stesso modo alcuni anni fa venne incorporato all’edificio scolastico anche l’asilo. Le lezioni principali si svolgono al primo piano della scuola, mentre al piano terra ci sono la palestra, la mensa e i laboratori.

La storia della scuola ha inizio nel 1896, quando accanto all’edifico della chiesa di Pietro e Paolo fu costruito un edificio in legno a spese del possidente Švedov, che viveva nel villaggio di Chatki, non lontano da Dobrodeevka. Lì venne organizzata la scuola elementare dello zemstvo (comunità agraria) con le prime tre classi nelle quali studiavano 45-50 alunni. Il primo insegnante fu un tale Sokolov. Le lezioni di tutte e tre le classi si svolgevano in un’unica aula contemporaneamente. Nonostante le innumerevoli difficoltà (carenza di vestiti, scarpe, libri e quaderni) l’inclinazione dei bambini contadini per il sapere era forte.

Negli anni sovietici, anni di fioritura del villaggio, nella scuola studiavano fino a 150 bambini. Tutti potevano usufruire dell’istruzione.

Attualmente la suola è frequentata solamente da 28 alunni, tuttavia il collettivo pedagogico e l’amministrazione scolastica fanno di tutto per mantenere, e se possibile allargare, il quadro insegnanti della scuola, migliorare la qualità dell’istruzione, garantire l’applicazione dei nuovi standard didattici.

Fonte: www.dobrodoosh.ucoz.ru
Autore: Ivan Burakov
Traduzione: S.F.

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11/05/12

LA PROCURA GENERALE UCRAINA HA INIZIATO A INDAGARE SU ILLECITI AGLI IMPIANTI DELLA CENTRALE DI CERNOBYL


La Procura generale ucraina ha effettuato una verifica e promosso un’azione penale in relazione all’utilizzo illecito delle risorse statali per la costruzione di impianti nella zona d’interdizione di Cernobyl.

«Da una verifica effettuata risulta che alcuni funzionari hanno causato danni allo stato tramite l’ingrossamento illegale dei costi di realizzazione dei lavori di costruzione del Complesso di produzione per la decontaminazione dei mezzi di trasporto e per la trasformazione e l’interramento delle scorie radioattive nei territori contaminati da Cernobyl» – comunicano al servizio stampa della Procura.

«Nello specifico, dei funzionari dell’impresa statale e di una delle strutture commerciali della regione di Kiev hanno riportato dati falsificati negli atti d’approvazione dei lavori svolti relativamente al prezzo dei materiali da costruzione, al costo della forza lavoro e di altre voci di spesa generale» – si rileva nella comunicazione.

In totale allo stato è stato causato un danno di quasi 3 milioni di grivne.

Data: 10.05.2012
Fonte: www.kp.ua
Traduzione: S.F.

10/05/12

09/05/12

LA LITUANIA E CERNOBYL: DOPO 26 ANNI IL PROBLEMA NON C’È PIÙ


La legislazione lituana ha abrogato la legge del 1992 relativa alle “Garanzie mediche e sociali per i partecipanti alla liquidazione delle conseguenze dell’incidente di Cernobyl” che concedeva ai cernobyliani molte agevolazioni. Nel 1998 le agevolazioni per i cernobyliani e il loro diritto a ricevere parte delle compensazioni furono soppressi. In Lituania anche i bambini dei liquidatori non sono tutelati dalla legge e lo stato non presta loro la dovuta attenzione.

Nel contempo in Europa, nelle vicine Lettonia ed Estonia, ai liquidatori di Cernobyl vengono garantite le agevolazioni, per non parlare poi di Russia, Ucraina e Bielorussia. […]

NIENTE PERSONE – NIENTE PROBLEMA

In Lituania oggi ufficialmente i “cernobyliani” non esistono. Gli invalidi in grado di dimostrare di essere stati vittime di Cernobyl vengono equiparati ai “repressi” e tutti insieme vanno a finire sotto la comune denominazione di “soggetti vittime”, mentre dei restanti ci si è del tutto dimenticati. Oggi in Lituania non esiste una statistica ufficiale di quanti liquidatori dell’incidente risiedano sul territorio del paese. E questo nonostante che gli attivisti già da una decina d’anni chiedano di creare un apposito registro.

In teoria il governo dovrebbe interessarsi a questo registro per pianificare con esattezza le spese per l’assistenza sociale di queste persone, ma accade invece il contrario: in mancanza di una definizione dei “liquidatori – non esiste neanche il problema.

Ufficialmente in Lituania sono riconosciute 18 patologie correlate alle radiazioni, mentre in Giappone tale lista è di oltre 50. Finora i ministeri lituani in questa breve lista di patologie non vogliono includere le malattie dell’apparato locomotore.

Oggi non si viene a capo neanche della situazione del risanamento dei liquidatori. Affinché un liquidatore possa ricevere una pensione statale una speciale commissione deve stabilire che la sua malattia sia direttamente correlata con la liquidazione dell’incidente e iscrivere il malato nella lista dei “repressi”.

In Lituania oggi sono rimasti circa 6.000 liquidatori di Cernobyl. Di essi soltanto un migliaio prende la pensione statale per i “soggetti vittime”.

LA MORTALITÀ È OLTRE I LIMITI

Secondo i dati dell’ormai liquidato in Lituania Centro medico per Cernobyl nel corso di alcuni anni, ai tempi sovietici, dalla Lituania furono inviati a liquidare le conseguenze alla centrale nucleare di Cernobyl 7.112 giovani uomini.

Senza protezioni speciali, a volte senza nemmeno i respiratori. Nel primo periodo non veniva neanche indicata la dose di radiazioni sulla tessera militare poiché i dosimetri individuali risultarono non idonei, e ne veniva dato uno solo per ogni gruppo che lavorava nella zona accanto al reattore. Anche ai militari che si prendevano dosi di radiazioni in eccesso non veniva data la “tessera della radioattività” poiché tali cifre venivano tenute nascoste. Di questa categoria in Lituania erano circa il 30%. […]

Secondo il vicepresidente della fondazione “Mūsų krantas” (“La nostra riva”) Giadiminas Rimdejka, nessuno allora teneva conto non solo della salute ma anche delle vite umane.

«Circa 500 dei 3.000 lituani che parteciparono alla liquidazione di Cernobyl sono ormai morti. La mortalità dei cernobyliani in Lituania è del 12%, la più alta tra tutte le categorie di malati residenti in Lituania» – ha dichiarato Rimdejka a un incontro dei cernobyliani con i deputati della sejma.

[…]

Data: 29.04.2012
Fonte: www.obzor.lt
Autore: Vladimir Caralunga-Morar
Traduzione: S.F.

FESTIVAL ANTINUCLEARE IN SUD COREA


Il 23-24 marzo nella città sudcoreana di Hapcheon si è tenuto un festival internazionale a cui hanno partecipato gli attivisti del movimento antinucleare dei diversi paesi del mondo, le vittime dell’impiego delle armi atomiche (Hiroshima, Nagasaki, Bikini ecc.) e degli effetti dell’atomo “pacifico” (Cernobyl, Fukushima).

Sottolineando l’importanza del ruolo dell’iniziativa dei giovani nel portare aiuto agli abitanti delle zone di Cernobyl della Russia, al festival è intervenuto il vicepresidente dell’organizzazione “Radimiči per i bambini di Cernobyl” Pavel Vdovičenko. Con entusiasmo i partecipanti di Giappone, USA, Singapore, Corea, Canada e di altri paesi hanno accolto la sua proposta di creare un’organizzazione internazionale che unisca tutte le vittime degli effetti dell’atomo nel mondo e ne difenda i diritti. L’associazione no profit russa “Radimiči” è intenzionata a partecipare attivamente al lavoro di questa nuova iniziativa pubblica internazionale.

Data: 30.03.2012
Fonte: www.радимичи.рф
Traduzione: S.F.

08/05/12

THE LONG SHADOW OF CHERNOBYL


Autore: Gerd Ludwig
Paese: Germania
Anno: 2011

Foto: Gerd Ludwig

TSCHERNOBYL - EINE CHRONIK DER ZUKUNFT

Tschernobyl - Eine Chronik der Zukunft (Cernobyl: cronaca de futuro)

da: Preghiera per Černobyl’ di Svetlana Aleksievič
Produzione: Landestheater Tübingen (Germania)
Anno: 2011
Regia: Inga Lizengevic
Con: Jessica Higgins


UN TEATRO TEDESCO SI ESIBISCE A VOLOGDA PER IL FESTIVAL «LE VOCI DELLA STORIA»

Un teatro tedesco mette in scena lo spettacolo «Cernobyl: cronaca del futuro» al festival internazionale «Le voci della storia» che si svolge a Vologda (Russia).
 
Il teatro nazionale Württemberg-Hohenzollern si trova a Tübingen, un terzo dei cui abitanti sono studenti. Il teatro ha tre scene, ogni anno propone una decina di nuovi spettacoli. La troupe è spesso in tournée per la Germania.

La prima dello spettacolo «Cernobyl: cronaca del futuro» dal libro Preghiera per Černobyl’ di Svetlana Aleksievič si è tenuta il 3 giugno 2011. Nel corso di un’ora davanti agli spettatori scorre la vita di una donna la cui vita felice in un attimo viene sconvolta dall’incidente di Cernobyl. La protagonista ha 23 anni, si è sposata di recente ed è al sesto mese di gravidanza. In quel fatale mattino del 26 aprile suo marito – pompiere – è chiamato a spegnere un grosso incendio. Dopo tre ore finisce in ospedale con una sindrome radioattiva acuta. Ljudmila rimane accanto a lui fino alla morte.
 
L’XI festival internazionale d teatro «Le voci della storia» si svolgerà a Vologda dal 24 al 30 giugno 2012.
 
Data: 02.05.2012
Fonte: www.newsvo.ru
Traduzione: S.F.

07/05/12

LA MOSTRA «CERNOBYL – FUKUSHIMA. LE CATASTROFI CONTINUANO…»

Il 27 aprile presso l’associazione “Radimici per i bambini di Cernobyl” di Novozybkov si è inaugurata la mostra “Cernobyl – Fukushima. Le catastrofi continuano…” dedicata alla storia degli avvenimenti a Cernobyl (1986) e Fukushima (2011).

Nella mostra sono presentati video, fotografie, carte della contaminazione radioattiva dei territori e materiali informativi sugli avvenimenti della tragedia di Cernobyl e la cronologia di quelli giapponesi: lo tsunami, le esplosioni alla centrale nucleare Fukushima-1, i reattori distrutti,l’evacuazione della popolazione, le conseguenze irrimediabili per gli abitanti ecc.
 
Le fotografie sulla tragedia di Cernobyl sono state fatte dal fotoreporter tedesco Gerd Ludwig, il quale nel corso di molti anni si è recato a Cernobyl per scattare fotografie. Gerd Ludwig ha accumulato un grosso archivio di materiale fotografico che è pronto a condividere. Le fotografie illustrano le terribili conseguenze della catastrofe nucleare: la città fantasma di Pripjat’, gli edifici distrutti, i liquidatori, la costruzione del nuovo sarcofago, le malattie di bambini e adulti ecc.

La mostra “Cernobyl – Fukushima. Le catastrofi continuano…” invita i visitatori a riflettere sulla vita, sul ruolo dell’uomo sulla terra, a mettere in relazione i valori della vita.
 
Data: 30.04.2012
Fonte: www.novozybkov.bnews32.ru
Traduzione: S.F.

LA MOSTRA FOTOGRAFICA «CERNOBYL: IO C’ERO» SARÀ ESPOSTA IN 27 PROVINCE DELLA REGIONE DI CHAR’KOV

La mostra “Cernobyl: io c’ero” (Чернобыль: я там был) si è aperta nel capoluogo di provincia Borovaja della regione di Char’kov. L’esposizione è composta da circa 200 fotografie a colori e in bianco e nero prese dagli album di famiglia dei cernobyliani di queste terre.

Ideatore della mostra è il celebre fotografo-artista e liquidatore di Char’kov Jurij Vorošilov. «Queste fotografie sono la pura verità sugli avvenimenti dell’aprile 1986» – spiega Vorošilov. «Rispondendo al mio appello pubblicato sui mass media locali, gli abitanti stessi mi hanno portato le foto dei loro album di famiglia per la mostra itinerante che toccherà tutte le 27 province della regione di Char’kov».

In uno stand a parte dell’esposizione sono esposte le foto scattate dallo stesso Vorošilov nel giugno e nell’ottobre del1986 a bordo di un elicottero sopra il 4° reattore della centrale di Cernobyl.

La mostra andrà poi a far parte del fondo del futuro museo di Cernobyl che sta per essere aperto a Char’kov. Il museo, secondo Vorošilov, diventerà il primo centro regionale di ricerca scientifica chiamato a far rivivere ogni singolo giorno della vita dei liquidatori dedicato alla liquidazione delle conseguenze dell’incidente.

Si ricorda che a Char’kov, nel 1988, fu fondata la prima organizzazione pubblica dei liquidatori di Cernobyl dell’URSS. Attualmente nella regione di Char’kov vivono circa 9.000 persone vittime delle conseguenze di Cernobyl, due terzi dei quali invalidi. Più di 3.000 liquidatori sono morti in seguito a malattie, prima di tutto leucemie e tumori.

Data: 26.04.2012
Fonte: www.ukrinform.ua
Autore: Svetlana Ligostaeva
Traduzione: S.F.


 

04/05/12

A 26 ANNI DALLA CATASTROFE DI CERNOBYL IN RUSSIA FUNZIONANO ANCORA 11 REATTORI RBMK

Son trascorsi 26 anni dalla più grande catastrofe tecnologica nella storia dell’umanità, l’incidente alla centrale nucleare di Cernobyl. In Russia a tutt’oggi funzionano 11 reattori nucleari del tipo RBMK analoghi a quello che esplose a Cernobyl. 
Alcuni di essi hanno già esaurito il loro periodo d’utilizzo previsto e tuttavia non sono ancora stati messi fuori servizio. I reattori del tipo “cernobyliano” funzionano attualmente nelle centrali nucleari di Leningrad, Kursk e Smolensk. Il totale degli abitanti delle tre regioni è di circa 9 milioni – in caso di un incidente nucleare di grossa portata queste persone sarebbero sottoposte ad altissimo rischio. 

Perfino la corporazione statale Rosatom riconosce la pericolosità dei reattori del tipo “cernobyliano”. Il 1° marzo 2012 è stato annunciato che il quinto reattore RBMK della centrale nucleare di Kursk, che si trovava in fase di costruzione per più del 90%, non sarebbe più stato portato a termine. Come motivo fu addetta la somiglianza con i reattori di Fukushima, fatto che in ogni modo riporta ai problemi di sicurezza. E nondimeno gli 11 reattori RBMK ancora funzionanti non sono stati finora messi fuori servizio. 

I reattori nucleari del tipo di Cernobyl è indispensabile spegnerli con urgenza, il loro ulteriore utilizzo è un esperimento assai pericoloso. I significativi difetti di costruzione dei reattori RBMK, inclusi l’assenza di un involucro di protezione e l’invecchiamento della zona attiva, con il passare degli anni aumentano la probabilità di una ripetizione di Cernobyl in Russia. Altri due paesi in cui funzionavano analoghi reattori – la Lituania e l’Ucraina – li hanno fermati da tempo.

Riguardo alla pericolosità dei reattori del tipo di Cernobyl di tanto in tanto si esprimono anche gli esperti nucleari. Secondo l’ex vicedirettore dell’Istituto scientifico di ricerca di costruzione nucleare Igor Ostrecov nei reattori RBMK «è estremamente mal riuscito il sistema di controllo e di protezione del reattore. L’estesa zona attiva ammetteva la possibilità di svilupparsi di situazioni critiche locali». 

Le conseguenze dell’incidente del 1986 finora non sono state superate. E non si tratta solo della zona d’interdizione intorno alla stessa centrale di Cernobyl, ma anche della contaminazione su vasta scala in Bielorussia, Russia e Ucraina presente a tutt’oggi. Va anche considerato che solamente il 40% delle radiazioni di Cernobyl si posò sul territorio dell’ex URSS, il resto si spostò in direzione dell’Europa. Nella regione di Brjansk ancora oggi ci sono estesi territori in cui il livello delle radiazioni è troppo alto perché vi possa vivere la gente. E in Germania non si può ancora cacciare la selvaggina in quelle zone dove vennero registrati depositi radioattivi. Il numero complessivo delle vittime, secondo i dati di diversi esperti, va da 1 a 2 milioni di persone, mentre il danno economico è quantificabile in 600-800 miliardi di dollari. In Bielorussia per il superamento delle conseguenze ancor oggi vengono spesi ingenti risorse del bilancio statale.

Per il 26 aprile 2012 le organizzazioni ecologiche hanno previsto una serie di iniziative di protesta contro l’ulteriore utilizzo dei reattori del tipo di Cernobyl e la costruzioni di nuove centrali nucleari in diverse città della Russia tra cui Mosca, Murom, Nižnyj Novgorod, Murmansk, Kazan’, Kostroma ecc. Parallelamente con l’iniziativa di Murmansk, gli ecologi organizzano una protesta anche a Oslo allo scopo di attirare l’attenzione sulla pericolosità dello sfruttamento dei reattori senza involucro di protezione alla centrale nucleare di Kola. 

Data: 26.04.2012 
Fonte: www.bellona.ru 
Autore: Vladimir Slivjak 
Traduzione: S.F.



I «GAJDAMAKI» HANNO DATO UN CONCERTO A CERNOBYL


Nei giorni scorsi il gruppo ucraino dei Gajdamaki ha partecipato a un concerto per il 26° anniversario di Cernobyl, regalando una buona dose di rock cosacco al pubblico presente. Il concerto si è tenuto a Cernobyl ed è stato organizzato dall’associazione internazionale “Centro pripyat.com” con il supporto del ministero delle Emergenze. Non è il primo concerto che si tiene nella zona d’interdizione. Gli spettatori – per lo più i lavoratori della zona – hanno così potuto godere dello spettacolo di vero rock in un luogo così inusuale. 


«Finalmente il mio sogno d’infanzia s’è avverato. Io sono cresciuto in questa città, in essa ho trascorso la mia infanzia. E quando ero adolescente e ascoltavo i gruppi rock proibiti, allora sognavo di suonare del vero rock nella mia città. Era un ingenuo sogno infantile che s’è avverato molti anni più tardi. E ne sono felice», – ha confessato il leader dei Gajdamaki Aleksandr Jarmola. 

Data: 01.05.2012
Fonte: www.stars.glavred.info
Traduzione: S.F.

IN AZERBAIGIAN GLI INVALIDI DI CERNOBYL HANNO RICEVUTO UN’AUTOMOBILE NUOVA


Baku. Il ministro per il lavoro e gli affari sociali dell’Azerbaigian Fizuli Aleklerov il 26 aprile si è incontrato con gli invalidi di Cernobyl e ha consegnato a 11 di loro le chiavi e i documenti di nuove automobili Liffan. […] 

Si ricorda che alla liquidazione dell’incidente di Cernobyl presero parte circa 8.000 cittadini dell’Azerbaigian, per i quali nel paese esiste un programma di protezione sociale approvato nel 1993. […] 

Tra il 2000 e il 2012 su iniziativa del ministero della famiglia 134 invalidi di Cernobyl hanno ricevuto appartamenti nuovi. Tra il 1998 e il 2012 a 44 di loro sono state consegnate automobili nuove. Nell’anno in corso 500 invalidi di Cernobyl hanno ricevuto un aiuto in denaro una tantum. Sempre nel 2012 a ciascuno dei 2.469 bambini dei 1.441 invalidi di Cernobyl verranno stanziati sussidi mensili, mentre 2.770 invalidi hanno avuto la pensione presidenziale. 

Data: 02.05.2012
Fonte: www.1news.az
Traduzione: S.F.

02/05/12

EROI CERNOBYL CONTRO TAGLIO PENSIONI

Nel 26° anniversario del più grave disastro nucleare della storia, centinaia tra i tecnici "eroi" sopravvissuti alla tragedia di Cernobyl e reduci della guerra combattuta dall'Urss in Afghanistan (1979-1989) hanno protestato per le vie di Kiev contro i tagli allo stato sociale e la riduzione delle loro pensioni. Il governo ucraino ha diminuito le pensioni di alcune categorie, tra cui i liquidatori di Cernobyl, per ridurre il deficit e sbloccare un prestito Fmi da 15 miliardi di dollari. 

Fonte: www.ansa.it
Data: 26.04.2012

CERNOBYL: 9,9 MLN IN ZONE CONTAMINATE

Fino a 9,9 milioni di persone vivono in zone contaminate a seguito della catastrofe nucleare di Chernobyl, secondo i risultati di uno studio di Green Cross resi noti in occasione del 26.o anniversario del disastro. In Bielorussia, il dato varia da 1,6 a 3,7 milioni di persone, in Russia da 1,8 a 2,7 milioni e in Ucraina da 1,1 a 3,5 milioni di persone, afferma Green Cross, associazione fondata da Mikhail Gorbaciov per promuovere progetti di lotta al degrado ambientale e le sue conseguenze. 

Fonte: www.corriere.it
Data: 26.04.2012

CERNOBYL, DEMOLITO IL VECCHIO SARCOFAGO: LA NUOVA CUPOLA ENTRO IL 2015, SOLDI PERMETTENDO

CHERNOBYL, I LAVORI PER IL “SARCOFAGO” AUMENTANO LA RADIOATTIVITÀ

DOBRODEEVKA: CONCORSO DI ATTIVITÀ ARTISTICA


Il 13 aprile nella scuola di Dobrodeevka si è svolta la tappa provinciale del concorso di attività artistica “Io entro nel mondo dell’arte”. 

Sotto la direzione dell’insegnante di musica Elena Evdošenko è stato preparato un programma di esibizioni che non ha lasciato indifferenti neanche i severi membri della giuria. 
Nel programma sono rientrati i seguenti numeri: 

1. “Canzone della terra natia” – Elena Evdošenko 
2. Poesia “I boschi di Brjansk” – Kristina Agababjan 
3. Danza “La betulla” – bambine della 4ª classe 
4. Brano musicale al sintonizzatore – Goar Galojan 
5. Canzone “Il sorriso” – Filipp Filippenko 
6. Gioco con i cucchiai – bambine della 4ª classe 
7. Poesia “Favola” – Nikolaj Pesenko 
8. Canzone “Il villaggetto” – Collettivo degli insegnanti 
9. Canzone “Valzer d’addio” – Aleksandra Šišenok e Goar Galojan


Data: 13.04.2012
Fonte: www.dobrodoosh.ucoz.ru
Traduzione: S.F.