Il soffio del vento
Da Chernobyl a Caorso trent'anni dopo
Claudio Arzani
2016
126 pagine
Edizioni Pontegobbo
Il 26 aprile 1986, il reattore n. 4 della Centrale nucleare di
Chernobyl, in Ucraina, esplose sviluppando un vasto incendio. Una nuvola
di materiale radioattivo fuoriuscì ricadendo su vaste aree intorno alla
Centrale, rendendo necessaria l’evacuazione di trecentotrentaseimila
persone. In Italia la notizia venne data solo tre giorni dopo: “Ma non
c’è da preoccuparsi”, titolavano i giornali. Invece “il soffio del
vento” spinse l’invisibile nube radioattiva su buona parte dell’Europa e
arrivò nel nostro Paese il 1° maggio, in una splendida giornata di
sole.
Trent’anni dopo il problema nucleare purtroppo è ancora ben presente.
Intanto un secondo grave incidente si è verificato in Giappone,
l’inquinamento radioattivo continua a essere presente, specie in Ucraina
e Bielorussia; sono ancora tanti i ‘bambini di Chernobyl’ che hanno
bisogno di assistenza, per finire con il problema delle scorie
radioattive prodotte anche da centrali dismesse da anni, come quella di
Caorso, e che nessuno ha il coraggio di decidere dove mettere. Per
tacere infine una grande verità: il nucleare è anche civile, ma
innanzitutto resta una minaccia militare.
(dalla presentazione sulla pagina di Pontegobbo Edizioni)
Grazie. Davvero una grande emozione ritrovarmi in questo spazio. Cordialmente, Claudio Arzani.
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