Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

12/09/16

MAKSIM LISICA - CAMPO DI VOLONTARIATO DI MONTEVECCHIA (LC)

Pubblichiamo il racconto di uno dei volontari russi dell'associazione Radimici di Novozybkov che quest'estate hanno partecipato ai campi di volontariato di Legambiente in Italia, nell'ambito del progetto di scambio tra il cicrolo Il brutto anatroccolo (Vb) e "Radimici per i bambini di Cernobyl".

CAMPO DI VOLONTARIATO AMBIENTALE A MONTEVECCHIA

Quest’estate sono stato in un campo di volontariato in Italia. Era la mia prima esperienza come volontario in un workcamp. Una volta atterrato a Milano, dovevo raggiungere il luogo dell’incontro. È stata un po’ una piccola avventura, ma mi andata bene, perché alla stazione mi sono venuti a prendere i volontari italiani che avevo conosciuto a Novokemp, in Russia, altro campo in cui ho fatto il volontario, come responsabile di un circolo ricreativo. Loro mi hanno accompagnati fino al luogo dell’incontro, raccontandomi strada facendo un po’ dell’Italia.

Arrivato all’appuntamento ho fatto conoscenza con gli altri volontari. Poi siamo andati in macchina al campo, divisi in due gruppi. Abbiamo viaggiato 30-40 minuti. Il campo si trovava nelle vicinanze di Montevecchia. Il luogo in cui si svolgeva il campo mi è piaciuto, con le casette di montagna e un bellissimo paesaggio. Arrivati al campo, ci hanno mostrato la nostra stanza. Le condizioni di vita al campo in generale erano buone.

Il primo giorno abbiamo solamente fatto conoscenza tra di noi. Il giorno dopo ci siamo invece messi all’opera, con la sveglia alle 7.30. Dopo colazione, gli organizzatori ci hanno assegnato il lavoro da fare. Abbiamo lavorato fino all’ora di pranzo, cioè fino alle 12.00. Il nostro lavoro consisteva nel mettere a posto un parco, era interessante e ci siamo divertiti. Dopo pranzo avevamo del tempo libero. Il pranzo ce lo preparavano gli organizzatori del campo, e con mia grande sorpresa si mangiava molto bene.

Il campo era ben organizzato e mi sono stupito quando ho poi saputo che era la prima volta che organizzavano qui un campo di lavoro. All’inizio comunicare con gli altri volontari è stato un po’ difficile, perché io non so tanto bene l’inglese, ma in seguito mi sono impratichito ed è andata meglio.

Da sottolineare che tutti i volontari erano molto divertenti e socievoli e abbiamo presto fatto amicizia. Al campo di volontariato mi sono piaciute molte cose, in primo luogo, come ho già scritto sopra, le condizioni di vita. Certo, all’inizio era un po’ insolito dormire su delle brandine, ma poi ci siamo abituati. In secondo luogo, le montagne, l’aria pulita e il bel paesaggio. Anche con il mangiare non ci sono stati problemi. Mi sono piaciuti anche gli organizzatori, anche se non tutti parlavano in inglese, e lavorare con loro è stato comunque interessante.

Ho fatto un’esperienza irripetibile di lavoro e di socialità. E ho inoltre capito che è indispensabile sapere una lingua straniera.
Maksim Lisica



ВОЛОНТЁРСКИЙ ЭКОЛОГИЧЕСКИЙ ЛАГЕРЬ В Г. МОНТЕВЕККЬЯ

Этим летом я побывал в волонтерском лагере в Италии. Это был мой первый опыт в качестве волонтера в workcamp. После прилета в Италию, мне надо было добраться до места встречи. Это было как маленькое приключение, хотя мне повезло, меня встретили на вокзале итальянские волонтеры, с которыми я познакомился в лагере “Новокемп” где я так же был волонтером, руководителем кружка. Они проводили меня до места встречи, попутно рассказывая про Италию.

После того как я приехал к месту встречи, я стал знакомиться с другими волонтерами. Дальше мы должны были ехать в лагерь на машине. Мы поехали двумя группами. На машине мы ехали минут 30-40. Лагерь был расположен недалеко от Montevecchia.  Место расположения лагеря мне понравилось, домик в горах с шикарным видом. После того как нас привезли в лагерь, нам показали нашу комнату. В принципе условия в лагере были хорошие.

В этот день мы только знакомились друг с другом. На следующий день мы приступили к работе, подъем у нас был в 7:30. После завтрака нам организаторы раздавали работу. Работали мы до обеда, а точнее до 12 часов. Работа наша заключалась в облагораживании парка, было весело и интересно. После обеда у нас было свободное время. Обед нам готовили организаторы лагеря, и к моему удивлению кормили в лагере очень хорошо.

Организация в лагере была хорошая и я был удивлен, когда позже узнал, что именно трудовой лагерь здесь организуют в первый раз. Общаться с другими волонтерами поначалу было тяжело, так как я не очень хорошо говорил по-английски, но потом я втянулся и стало полегче.

Хочется отметить, что все волонтеры оказались очень веселыми и дружелюбными и мы все быстро подружились. Мне многое понравилось в лагере, во-первых, как я писал выше, это условия проживания, вначале, конечно, было непривычно спать на раскладушках, но потом все мы втянулись в этот ритм. Во-вторых, это горы, был чистый воздух и красивый вид. С едой также проблем не было. Еще понравились организаторы, хотя и не все говорили по-английски, но работать с ними было интересно.

Я получил незаменимый опыт в работе и в общении. Так же понял для себя, что иностранный язык просто необходимо знать.
Максим Лисица


 



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