Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

11/10/16

CHERNOBYL SURFING

Chernobyl surfing
Elena Filatova

Ponchiroli Editore
212 pagine con illustrazioni
2011
 
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UN REPORT DALLA “ZONA DI ESCLUSIONE” 25 ANNI DOPO

Sono passati ormai 25 anni da quel maledetto 26 Aprile del 1986, quando la centrale nucleare di Chernobyl esplose violentemente nel cielo della primavera ucraina. In sella alla motocicletta di Elena Filatova ripercorreremo la vasta area colpita dalle radiazioni, attraverseremo i villaggi, le strade e le città deserte che oggi rimangono a testimoniare, nel loro terribile silenzio, ciò che è rimasto dopo il più grave disastro nucleare della storia dell’umanità.

ELENA FILATOVA è una poetessa, scrittrice e fotografa ucraina, nata nel 1974. Oggi vive a Kiev e pubblica i suoi reportage soprattutto in rete, dove è nota anche con i nick KiddOfSpeed e Gamma Girl. Da anni gira in sella alla sua moto, raccogliendo materiali per ricerche e documentari. Particolarmente noto è il suo lavoro su Chernobyl, sulla città fantasma di Pripyat, dove si trovava la centrale nucleare, e sull’area circostante, la cosiddetta zona di esclusione.
Il sito che riporta le cronache dei suoi ripetuti viaggi a Chernobyl ha subito numerose critiche, anche da parte del governo ucraino, tanto che venne persino chiuso per un certo periodo. Ma i suoi racconti di viaggio sono stati tradotti in molte lingue e pubblicati insieme alle foto che lei stessa ha scattato.


(dalla pagina web di Ponchiroli Editore)

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