UNA GRANDE FAMIGLIA…
“O PERCHÉ?”
NOVOKEMP, Agosto 2016
Se
pensate che i russi siano persone sempre serie e fredde, si vede che non siete
mai stati a Novokemp!
Quando
la gente mi chiedeva perché avessi deciso di avventurarmi fino a Brjansk per trascorrere
la mia estate invece di fare un corso di lingua a Mosca o a San Pietroburgo, io
rispondevo loro che, semplicemente, avevo
voglia di immergermi totalmente nella lingua e cultura russa, curiosa di
scoprire con i miei occhi la Russia al di fuori delle grandi città. Ora con la
lingua sono molto più spigliata ma quello che non avrei mai immaginato è che in
cambio della mia estate avrei ricevuto un pezzo di felicità.
Se
dovessi, con un’immagine, descrivere Novokemp a una persona che non c’è mai
stata io gli parlerei di una grande famiglia del sud Italia, dove si vive
felici con poco, dove i grandi aiutano i piccini e viceversa, dove gli estranei
si sentono a casa più dei parenti, dove ognuno ha il suo ruolo e non c’è tempo
per sentirsi soli e tristi. È vero, può sembrare una visione utopistica della
realtà ma Novokemp è davvero un piccolo villaggio “magico” dove le persone che
provengono da realtà spesso complicate si ritrovano insieme e, varcato quel
cancello, non importa quanti anni tu abbia, se sei un bambino o un educatore,
non importa la tua provenienza, quello che importa è che tu vuoi essere felice,
almeno lì, almeno per quell’estate.
Questo
è quello che è successo a me!
Appena
arrivata a Novokemp per i primi 10 minuti mi sono sentita un alieno, sarà stato
il lungo viaggio o il fatto che non capissi bene cosa mi chiedessero, mi sono
improvvisamente trovata circondata da genitori, bambini ed educatori che
indossavano i più disparati costumi, tutti desiderosi di conoscerti e di voler
stare con te e pian piano questa pazzia mi ha completamente “inghiottito”.
Qual
è stata la cosa più bella di questa esperienza? Ovviamente i bambini.
Nonostante io abbia una abbastanza consolidata esperienza con i bambini, posso
dire con certezza che loro sono straordinari, non ho mai conosciuto delle
persone così affettuose, pure e amorevoli come loro. Ogni mattina appena mi
svegliavo ed andavo a lavarmi la faccia (i bagni erano esterni ai dormitori)
venivo prima “assalita” da tutti i bambini delle varie famigliole che andavano
a fare colazione e volevano riempirti di baci, abbracci e a volte restavano ad
aspettarti finché non uscivi a parlare con loro. Tutto questo “rito” si
ripeteva la mattina, il pomeriggio, la sera e ogni qualvolta loro ti vedessero
passeggiare per il campo, ovviamente riempiendoti di regali, caramelle e
cioccolatini.
Siccome
adoro ballare, la mattina mi dedicavo ai balli di gruppo e a zumba insieme a
Sara. All’inizio venivano da noi solo i bambini, ma poi pian piano le canzoni e
i balli sono diventati così famosi che si sono aggregati anche gli animatori e
spesso venivano ballati anche in discoteca. Sicuramente una cosa che mi ha
fatto commuovere è stato quando alla festa di chiusura loro hanno preparato un
mix di tutti i nostri balli, è stato fantastico! Mi ha fatto inoltre molto
piacere quando i capi delle varie famigliole ci hanno chiesto di insegnare bene
ai loro bambini i passi così da potersi esibire negli spettacoli serali. La cosa
divertente è che spesso capitava che io e la mia amica scendessimo dal palco
stremate, dopo le tantissime ripetizioni, ma quando andavamo a sederci, i
bambini o gli animatori rimettevano la musica e se tu non risalivi sul palco,
loro avrebbero comunque continuato a ballare quella canzone perché ormai la
sapevano meglio di noi (per esempio, Il
ballo del criceto o Dangerous Love).
In
un batter d’occhio quindi sono passata dal sentirmi un’estranea ad essere una
sorta di vip o meglio un’eroina anche se per me i veri eroi sono loro, i
bambini insieme ai loro educatori e a
tutti coloro che 21 anni fa hanno deciso di dar vita a questo villaggio e che
ogni anno si impegnano a portare avanti questo progetto.
Ogni
giorno c’era un’avventura nuova da affrontare, un vestito nuovo da indossare ed
una coreografia nuova da imparare. In tre settimane sono stata un virus, un
pirata, l’aiutante delle emozioni, una modella da sfilata ed anche una moglie.
Sì, proprio una moglie, perché a Novokemp potevi essere tutto quello che volevi
e durante un gioco chiamato “Business igra” avevi la possibilità di sposarti
con tanto di prete, musica dal vivo, anello nunziale, testimoni, vestito,
scambio di anelli e bibita porta fortuna. Spasibo, Sergej!
Mi
è difficile scegliere una giornata preferita in particolare, quindi dirò in
breve quelle che in assoluto vorrei rivivere e perché. Innanzitutto “Den’
Rossii” (Il giorno della Russia), durante il quale mi è sembrato di vivere in
una fiaba, ho avuto la possibilità di riscoprire i vestiti della tradizione
russa insieme ai suoi balli e “Golovolomka” (Inside Out), quando abbiamo
giocato con le emozioni, concludendo con la visione del bellissimo film della
Pixar (ovviamente in russo). Inoltre “Den’ piratov” (Il giorno dei pirati),
perché siamo andati sul lago in canoa, e infine quando sono andata in campeggio
insieme alla settima famigliola, in occasione del loro passaggio dall’essere
bambini all’essere educatori, è stato emozionantissimo, abbiamo cantato intorno
al falò bevendo tè caldo, ci siamo raccontati storie paurose ed abbiamo
concluso con una bollentissima zuppa di pesce alle 4 del mattino. Но это
Россия! (Ma questa è la Russia!).
In
ultimo ma non meno importante, non posso che ricordare una persona che per me è
stata come una sorella maggiore, la nostra tutor Elena di una dolcezza e
pazienza fuori dal normale, ogni giorno ci spiegava lentamente e con parole
semplici quello che dovevamo fare, con cui abbiamo scherzato tantissimo e che
ci ha dato la possibilità di uscire dal villaggio, organizzandoci le gite.
Come
ogni bella esperienza, anche questa è arrivata al termine (О
пэркэ?) e non posso che consigliare a chi studia russo di
buttarsi in questo viaggio che lo cambierà sia linguisticamente che
emotivamente.
Mi
piacerebbe concludere con la frase che spesso ci ripeteva la segretaria ovvero
Это жизнь! (È la vita!)
Опыт прошёл хорошо, спасибо
Новокемп! До
встречи!
(L’esperienza
è andata bene, grazie Novokemp! Arrivederci!)
Annarita Iaccarino
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