Forse in pochi ne sono a conoscenza, ma a soli 125 chilometri dal confine italiano c’è una centrale nucleare costruita su una zona sismica di livello medio-alto. Krško, in Slovenia, è una cittadina di circa 26 mila abitanti, attraversata dal fiume Sava e sorta su alcune faglie attive. Qui, verso la fine degli anni ’70, venne progettato l’impianto nucleare Krško-1, dotato di un reattore prodotto della società americana Westinghouse. Nel 1981 iniziò la costruzione della centrale che entrò in funzione due anni dopo.
Dal 1983 nella centrale si sono verificate diverse anomalie, fino ad arrivare nel 2008 a un incidente che mise in allarme anche Greenpeace. L’associazione ambientalista scrive in un aggiornamento del 2013: “la centrale di Krško minaccia, oltre l’Italia, ovviamente la Slovenia ma anche Croazia, Ungheria e Austria“. D’altro canto la città slovena è stata spesso epicentro di forti terremoti: da una scossa di magnitudo Richter tra 5,7 e 6,2 nel 1917, a diversi episodi sismici di magnitudo non superiore ai 4,5 negli ultimi vent’anni.
Data: 26.10.2016
Fonte: www.ofcs.report
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