Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

22/11/16

CHERNOBYL: DUE AZIENDE CINESI COSTRUIRANNO UNA CENTRALE SOLARE



 
Due società cinesi stanno pianificando di costruire un impianto a energia a solare nella cosiddetta “zona di alienazione” che circonda il reattore nucleare di Chernobyl, zona alla quale non è consentito l’accesso dall’esplosione del 1986, che portò alla contaminazione dell’area. Gcl System Integration Technology, parte del gruppo Gcl, ha annunciato che collaborerà con China National Complete Engineering Corp al progetto, i cui lavori di costruzione dovrebbero prendere il via il prossimo anno. “Ci saranno notevoli benefici economici e sociali, nel momento in cui proveremo a rinnovare l’area colpita attraverso le energie verdi e rinnovabili“, ha dichiarato Shu Hua, presidente di Gcl System Integration Technology, in una nota stampa. La società presieduta da Shu installerà le componenti solari, mentre China National Complete Engineering Corp, controllata della statale China National Machinery Industry Corp, avrà la responsabilità complessiva del progetto. Gcl System Integration Technology non ha reso noti né i costi né l’esatta collocazione della centrale. Ma un manager della società, che ha chiesto di restare anonimo, ha spiegato a Reuters che il sito è già stato ispezionato più volte dai tecnici. “L’Ucraina gia’ votato una legge che permette di utilizzare il sito per l’agricoltura e per altre cose“, ha dichiarato, sottolineando come questo significhi che le radiazioni sono “sotto controllo“.

Data: 21.11.2016
Fonte: www.meteoweb.eu

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