Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

02/11/16

GALINA CHRUNOVA - ГАЛИНА ХРУНОВА

 
INDAGINE «CERNOBYL: PASSATO O PRESENTE?»

26 aprile – l’incidente alla centrale nucleare di Cernobyl. Cosa ritiene che accadde allora: un errore umano o una casualità? Quali furono a suo parere le cause della disgrazia di Cernobyl?

Ritengo che ciò che accadde, senza dubbio, fu un errore delle persone che lavoravano là. Le cause della sciagura di Cernobyl stanno nell’irresponsabilità della dirigenza della centrale.

Provi, per favore, a ricordare dove si trovava, che cosa faceva in quei tragici giorni primaverili del 1986.

Nel 1986 frequentavo la scuola, l’attuale ginnasio. Partecipavo alla parata del 1° maggio. Era una giornata calda, seppur ventosa. Noi bambini dell’ottava classe non sapevamo che la sabbia che si sollevava da terra, che ci stava come “lavando”, fosse già contaminata.

Si rendeva conto allora quanto l’incidente alla centrale nucleare di Cernobyl fosse pericoloso per la sua salute, prese delle misure di profilassi?

No, prendemmo delle misure, ma non subito. Mangiavamo lattuga di mare, aggiungevamo al cibo sale iodato, ma tutto questo molto dopo di quando era necessario. Lo stato semplicemente ci “sputò in faccia”, non si preoccupò della nostra salute tempestivamente.

Ha influito la tragedia di Cernobyl sulla sua salute?

Alterazioni sostanziali hanno luogo adesso, non ho neanche 40 anni e mi sento, per le condizioni di salute, come se ne avessi 50. E la colpa di tutto è del nostro nemico comune – Cernobyl. Per questo Cernobyl non ha tempo passato.
 
Nome e cognome: Galina Chrunova
Data di nascita: 11.11.1972
Città: Klincy
Professione: pedagogista sociale
Autori dell’inchiesta: volontari dell’eko-club “Sozvezdie” di Klincy
Traduzione: S.F.


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