Fukushima: la verità insabbiata
Sostanzialmente, ciò che si delinea è un tentativo di sovvertire e cancellare tre anni di sforzi da parte del più antico, liberale e intellettualistico dei quotidiani giapponesi, l’Asahi Shimbun (circa 6,6 milioni di copie al giorno), di condurre un’inchiesta giornalistica sul disastro nucleare di Fukushima. La vicenda si è conclusa con un’improvvisa e inaspettata chiusura della sezione d’inchiesta del giornale.
È letteralmente impossibile per la comunità mondiale farsi un’idea
chiara, e sapere tutta la verità, sul disastro nucleare di Fukushima.
Questa affermazione si basa sullo speciale di Martin Fackler uscito sul
Columbia Journalism Review (“CJR”) il 25 ottobre 2016, intitolato: “Il
naufragio di una coraggiosa iniziativa nel campo del giornalismo
d’inchiesta in Giappone”.
Le rivelazioni dell’articolo sono così scandalose da essere agghiaccianti.
Sostanzialmente, ciò che si delinea è un tentativo di sovvertire e cancellare tre anni di sforzi da parte del più antico, liberale e intellettualistico dei quotidiani giapponesi, l’Asahi Shimbun (circa 6,6 milioni di copie al giorno), di condurre un’inchiesta giornalistica sul disastro nucleare di Fukushima. La vicenda si è conclusa con un’improvvisa e inaspettata chiusura della sezione d’inchiesta del giornale.
L’articolo del Columbia Journalism Review rappresenta
una messa in stato d’accusa, non si sa quanto voluta o intenzionale, del
controllo sui media esercitato in tutto il mondo dalla destra politica.
La notizia è, tra l’altro, di quelle che spaventano e preoccupano,
perché non possiamo ritenere affidabile e veritiera nessuna delle fonti
che hanno diffuso informazioni su un incidente così terribile e
devastante quale la fusione del nocciolo dei reattori di Fukushima. Nel
caso qualcuno l’avesse dimenticato, tre reattori della centrale nucleare
di Fukushima Dai-ichi hanno subito ciò che si definisce un meltdown completo, da cui la “Sindrome cinese” che si è scatenata ormai più di cinque anni fa.
Data: 30.10.2016
Fonte: www.comedonchisciotte.org
Fonte originale: www.counterpunch.org
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