Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

09/11/16

CHERNOBYL, LA LENTA GUARIGIONE

 
 
Una riabilitazione completa nella zona di esclusione rimane improbabile. La natura rimarrà radioattiva per centinaia di anni. I radionuclidi cambieranno forma e decadranno lentamente, ma non potranno mai scomparire del tutto. Alcuni di loro saranno intrappolati in forme chimiche più stabili; altri diventeranno più dissolubili e ciò comporterà la percolazione in profondità nel suolo.
 

Data: 07.11.2016
Fonte: www.lastampa.it

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