Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

25/11/16

L’ETERNITÀ (SPETTRALE) DI CHERNOBYL


L’eternità (spettrale) di Chernobyl
Risultati immagini per Il tempo immobile di Chernobyl 
Nella cittadina ucraina dove il tempo, trent’anni fa, si è fermato nella più grande tragedia nucleare. Ma è un orologio che dice tutto di questa realtà congelata.
 
Alle ore 1:23:54 (ora locale) causa un errore umano, il reattore 4 esplode ! Il tempo si ferma! Il più grande incidente mai verificatosi in una centrale nucleare. Siamo a V.I. Lenin, situata in Ucraina settentrionale (all’epoca parte dell’ Unione Sovietica), a 3 km dalla città di Pryp’jat’ e 18 km da quella di Černobyl’; 16 km a sud del confine con la Bielorussia. 30 anni fa, esattamente il 26 aprile 1986 il destino di questo territorio è profondamente cambiato e, per la prima volta nella storia, ci fu l’ordine di evacuazione di un’intera città senza preavviso!

Io avevo 20 anni, e la passione per la fotografia mi aveva già travolto. La città di Prypyat fu evacuata 36 ore dopo l’incidente:1200 pullman trasportarono quasi 45000 persone in luoghi più sicuri in meno di 3 ore. Sono passati 30 anni e io ne ho da poco compiuti 50; come sempre e ovunque il tempo passa inesorabile. Ma, in questi ultimi mesi, volevo e cercavo un progetto fotografico dove il tempo fosse fermo! Ecco perché Chernobyl; ho trovato il modo di organizzarmi un vero e proprio viaggio nel tempo, ma in un tempo fermo, stantio, immobile. A Chernobyl tutto è esattamente come 30 anni fa alle 1:23:54. Da questa mia esigenza di dover fermare il tempo è nato il progetto «Chernobyl il tempo si è fermato». Per la prima volta non avrei avuto fretta, non avrei dovuto lottare con il tempo della location!

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Data: 21.11.2016
Fonte: www.corriere.it






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