L’eternità (spettrale) di Chernobyl
Nella cittadina ucraina dove il tempo, trent’anni fa, si è fermato nella più grande tragedia nucleare. Ma è un orologio che dice tutto di questa realtà congelata.
Alle ore 1:23:54 (ora locale) causa un errore umano, il reattore 4 esplode ! Il tempo si ferma! Il più grande incidente mai verificatosi in una centrale nucleare. Siamo a V.I. Lenin, situata in Ucraina settentrionale (all’epoca parte dell’ Unione Sovietica), a 3 km dalla città di Pryp’jat’ e 18 km da quella di Černobyl’; 16 km a sud del confine con la Bielorussia. 30 anni fa, esattamente il 26 aprile 1986 il destino di questo territorio è profondamente cambiato e, per la prima volta nella storia, ci fu l’ordine di evacuazione di un’intera città senza preavviso!
Io avevo 20 anni, e la passione per la fotografia mi aveva già travolto. La città di Prypyat fu evacuata 36 ore dopo l’incidente:1200 pullman trasportarono quasi 45000 persone in luoghi più sicuri in meno di 3 ore. Sono passati 30 anni e io ne ho da poco compiuti 50; come sempre e ovunque il tempo passa inesorabile. Ma, in questi ultimi mesi, volevo e cercavo un progetto fotografico dove il tempo fosse fermo! Ecco perché Chernobyl; ho trovato il modo di organizzarmi un vero e proprio viaggio nel tempo, ma in un tempo fermo, stantio, immobile. A Chernobyl tutto è esattamente come 30 anni fa alle 1:23:54. Da questa mia esigenza di dover fermare il tempo è nato il progetto «Chernobyl il tempo si è fermato». Per la prima volta non avrei avuto fretta, non avrei dovuto lottare con il tempo della location!
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Data: 21.11.2016
Fonte: www.corriere.it
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