Chernobyl, emergono nuovi documenti “segreti” sull’incidente nucleare: gli ordini dal Cremlino
La gestione dell’incidente nucleare di Chernobyl
il 26 aprile 1986 e le misure prese dall’apparato sovietico nei giorni e
mesi successivi, a livello mediatico e burocratico, possono essere un
esempio di come i complotti reali si rivelino tali in poco tempo,
destando l’attenzione anche all’esterno, specialmente se a mantenere
segreti scomodi deve essere un alto numero di funzionari.
Già nel maggio 1986 infatti, il direttore agli Affari sovietici di Reagan Jack Matlock giudicava la gestione di Mosca della crisi nucleare
«un totale flop comunicativo». A questo si aggiunge l’incompetenza dei
funzionari locali, che come rivelò il consulente scientifico Vladimir
Gubarev del Comitato centrale del Pcus (Partito comunista sovietico),
causarono la «perdita non necessaria di vite umane», data anche la
paralisi in cui si trovarono nelle prime ore dall’incidente, restando in
attesa di precise istruzioni da Mosca.
Tutto questo oggi è consultabile nel sito del National security archive,
dove sono stati pubblicati alcuni documenti sovietici rimasti segreti
fino al 15 agosto. Parliamo di 33 anni di documenti sul disastro
nucleare di Chernobyl.
Data: 27.08.2019
Fonte: www.open.online
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