Il blog "Le Russie di Cernobyl", seguendo una tradizione di cooperazione partecipata dal basso, vuole essere uno spazio in cui: sviluppare progetti di cooperazione e scambio culturale; raccogliere materiali, documenti, articoli, informazioni, news, fotografie, filmati; monitorare l'allarmante situazione di rilancio del nucleare sia in Italia che nei paesi di Cernobyl.

Il blog, e il relativo coordinamento progettuale, è aperto ai circoli Legambiente e a tutti gli altri soggetti che ne condividono il percorso e le finalità.

"Le Russie di Cernobyl" per sostenere, oltre i confini statali, le terre e le popolazioni vittime della stessa sventura nucleare: la Bielorussia (Russia bianca), paese in proporzione più colpito; la Russia, con varie regioni rimaste contaminate da Cernobyl, Brjansk in testa, e altre zone con inquinamento radioattivo sparse sul suo immenso territorio; l'Ucraina, culla storica della Rus' di Kiev (da cui si sono sviluppate tutte le successive formazioni statali slavo-orientali) e della catastrofe stessa.

04/09/19

CHERNOBYL, EMERGONO NUOVI DOCUMENTI “SEGRETI” SULL’INCIDENTE NUCLEARE: GLI ORDINI DAL CREMLINO


Chernobyl, emergono nuovi documenti “segreti” sull’incidente nucleare: gli ordini dal Cremlino

 


La gestione dell’incidente nucleare di Chernobyl il 26 aprile 1986 e le misure prese dall’apparato sovietico nei giorni e mesi successivi, a livello mediatico e burocratico, possono essere un esempio di come i complotti reali si rivelino tali in poco tempo, destando l’attenzione anche all’esterno, specialmente se a mantenere segreti scomodi deve essere un alto numero di funzionari.

Già nel maggio 1986 infatti, il direttore agli Affari sovietici di Reagan Jack Matlock giudicava la gestione di Mosca della crisi nucleare «un totale flop comunicativo». A questo si aggiunge l’incompetenza dei funzionari locali, che come rivelò il consulente scientifico Vladimir Gubarev del Comitato centrale del Pcus (Partito comunista sovietico), causarono la «perdita non necessaria di vite umane», data anche la paralisi in cui si trovarono nelle prime ore dall’incidente, restando in attesa di precise istruzioni da Mosca.

Tutto questo oggi è consultabile nel sito del National security archive, dove sono stati pubblicati alcuni documenti sovietici rimasti segreti fino al 15 agosto. Parliamo di 33 anni di documenti sul disastro nucleare di Chernobyl.


Data: 27.08.2019
Fonte: www.open.online

 

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