Campo di volontariato
internazionale a Sorico (Lc)
25 agosto – 7 settembre 2019
Con la "favola" di Nastja (volontaria dell'organizzazione russa
Radimici ed educatrice a Novokemp) concludiamo i racconti delle quattro volontarie di Radimici che hanno partecipato al progetto "Campi
internazionali Legambiente 2019", promosso da Legambiente Il brutto
anatroccolo e sostenuto dall'OttoPerMille della Chiesa Valdese.
Lontano
lontano, oltre i mari, i boschi e le montagne. Là dove non aveva ancora posato
piede alcun Volontario dell’organizzazione “Radimici”, si adagiava una
magnifica riserva, chiamata “Riserva Naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola”.
Codesto luogo colpiva per la sua bellezza qualunque viaggiatore che passasse di
qui almeno una volta. Le vette alpine alla distanza di un braccio allungato, i
maestosi alberi fogliferi, e il lago, con la sua bellezza impossibile da
descrivere neanche in una favola!
Nel
territorio di questo miracolo della natura c’era una casetta, e in essa alloggiavano
valorosi giovani da paesi d’oltremare. Ragazzi buoni e sinceri, chiamati nella
lingua del volgo “Volontari”. Mandati dai loro paesi a condividere la loro
esperienza e ad apprendere nuove conoscenze. Con orgoglio portavano essi questo
titolo e ogni giorno sui loro destrieri, chiamati qui biciclette, giravano per
questi luoghi favolosi, compiendo buone azioni. Ora mostrando una forza erculea
(nel falciare l’erba possente più alta di un uomo), ora preparando un rifugio
per il riposo per i viaggiatori locali.
Molte opere importanti compievano i “Volontari”, a avevano loro un leader, una Camp leader. Una ragazza forte, volitiva
e responsabile! Di gente di tal pasta si dice che “Possono fermare un cavallo
in corsa ed entrare in una izba in fiamme”! Grazie a questa meravigliosa
fanciulla, vivevano i Volontari in pace ed armonia, e nei momenti di debolezza
chiamavano la loro leader MAMMA.
Che cosa non hanno visto i nostri prodi Volontari in quella riserva naturale.
Tra favola e realtà. Uccelli dai colori mai visti, bestie rare e insetti visti
solo nei libri. I quali vivevano pacificamente intorno alla Casetta dei
Volontari!
Avevano i nostri eroi una regola importante, tutto quello che non serviva più
in casa lo dividevano secondo le leggi locali e lo mandavano all’impianto di trasformazione.
Loro stessi appresero quest’arte e la diffusero in tutto il mondo, raccontando
a famigliari e amici quanto fosse importante codesta opera!
Nelle
lunghe sere estive, ciascuno nella casetta diceva la sua, tutti parlavano in
una sola lingua comune, benché ciascuno avesse una sua propria lingua! E si
imparava la strana e meravigliosa Scrittura dei tanti paesi, si scoprivano
alfabeti sconosciuti. E tutti si facevano valere, ciascuno raccontando la propria
storia, insegnando qualcosa del proprio paese.
Avventure
incredibili incontravano giorno dopo giorno i Volontari sul proprio cammino,
nuovi luoghi, avvenimenti, persone. Quante conoscenze si sono portati a casa da
quei luoghi, e ancora si affliggono per la nostalgia di quei giorni passati. Poter
tornare indietro...
Ed ecco che la favola è giunta alla sua fine, e BRAVO chi ha ascoltato, fatto
volontariato e la spazzatura ben differenziato! Fine.
E adesso un po’ più seriamente. Io lavoro a Novokemp ormai da 8 anni, sono capo
educatrice, ed è soltanto grazie a Legambiente che mi sono addentrata nel campo
dell’ecologia, che ho compreso quanto questo sia importante. In questo senso,
ho già buttato giù alcune idee per delle attività a tematica ambientale da
svolgere a Novokemp. E tornata a casa per prima cosa ho appeso tre sacchetti
diversi per la pattumiera al posto di uno, ormai mi ci sono abituata, e vorrei
fare lo stesso anche con tutti i bambini di Novokemp, affinché anche per loro
divenisse un’abitudine, l’insegnassero poi a casa ai loro genitori ecc.
Vivendo
al campo in Italia, ogni momento restavamo colpiti dalla bellezza che ci
circondava, bellezza che viene voglia di preservare, di conservare. Là ho
capito che anche qui da noi in Russia c’è tanta bellezza, una specifica bellezza,
e che anche i turisti che vengono da noi possono rimanere colpiti dai paesaggi
come noi al campo di volontariato. E questo vuol dire che anche la nostra
bellezza va difesa e preservata, e questo lo possiamo insegnare ai bambini! Il
giorno dopo essere tornata in Russia sono andata subito a Novokemp, dove
abbiamo organizzato un raduno di formazione per i volontari della regione di
Brjansk. Nel corso di questo evento ho raccontato dell’opportunità che mi è
stata data. Io dico sempre che il volontariato ci apre una quantità enorme di
porte, l’importante è bussare.
Anastasija Volodina (22 anni)
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